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Don Jon

Regia di Joseph Gordon-Levitt vedi scheda film

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La recensione su Don Jon

di maurizio73
6 stelle

Le vicissidutidi sessuali di un aitante ventenne single che si divide tra il suo appartamento,l'automobile, la palestra, le ragazze ed...i video pornografici.Una avvenente e sensuale coetanea lo irretisce con il sesso mirando al matrimonio ma lo molla per le sue reiterate pratiche onaniste. Lui si consola con una matura cinquantenne con la quale scopre finalmente i segreti dell'amore, quello vero.
Grazie al lavoro sul copione e (letteralmente) su se stesso Joseph Gordon-Levitt scrive, dirige e interpreta un piccolo film indipendente che scimmiotta consapevolmente il logoro canovaccio delle commedie sentimentali, aggirando con una certa furbizia clichè e stereotipi del genere (le schermaglie fra i sessi, gli equivoci sentimentali, l'happy 'reunion' finale) per approdare ad una autoironica e spigliata parodia del genere tra riflessioni non banali sul limite costitutivo del desiderio e i limiti psico-fisici della pratica erotica, tra l'illusione machista di una effimera emancipazione sessuale e le sottili manipolazioni del cosidetto 'sesso debole', tra l'immaturità delle relazioni usa-e-getta e la imponderabile consapevolezza di una sopraggiunta maturità sentimentale. Ben costruito sulla reiterazione di un'esperienza di compulsione sociale (la casa, la cura del corpo, le formalità spirituali della pratica cattolica, le conquiste femminili e la compulsione nella compulsione della 'sex addiction') cerca di districarsi agilmente tra critica sociale (la religione,la famiglia, il sesso) e il racconto di una formazione sentimentale che vira insensibilmente verso la maturità passando attraverso le esperienze solitarie di un giovane maschio-alfa che prima sembra dominare e poi esserre dominato, fino all'approdo nel 'porto sicuro' di una accogliente e comprensiva figura materna (una dolcissima e sensuale Julianne Moore che replica con consumato mestiere quel ruolo di splendida vestale già ammirato in 'Boogie Night'). Forse un pò impreciso e frettoloso nello sviluppo di una storia che mostra qualche incongruenza e furbizia di troppo (i personaggi femminili vanno, vengono e scompaiono improvvisamente senza una puntuale logica narrativa) è comunque un interessante ed originale esperimento di costruzione di un ego cinematografico che non si prende troppo sul serio, un contro manifesto della commedia ad alto tasso glucidico ("La gente sa che è tutto finto ma guarda questa roba perchè crede che la cazzo di vita vera sia così"!), un self-made man che gioca nel farsi da sè fino (letteralmente) allo sfinimento. Il protagonista è divertente, la storia simpatica, la misura contenuta. Buona la prima.

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