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Piedipiatti

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su Piedipiatti

di scandoniano
6 stelle

Montesano e Pozzetto inscenano la coppia agli antipodi di molta cinematografia addietro. La sceneggiatura non brilla, ma il risultato lo porta a caso, soprattutto perché ne scaturisce una commedia corale e dal buon ritmo, ma soprattutto con ottimi interpreti.

 

Un poliziotto antidroga romano (Enrico Montesano) finisce autonomamente sulle tracce di trafficanti colombiani, che però fuggono a Milano con i soldi falsi che erano stati usati per incastrarli. Nella capitale meneghina le banconote contraffatte non sfuggono ad un collega del reparto falsari (Renato Pozzetto). La coppia è destinata a lavorare insieme per risalire alla grande organizzazione criminale che c’è dietro l’operazione.

 

Precisetti milanese e caciarone romano inseriti nella più classica delle partiture dei film d’azione. Piace vincere facile a Carlo Vanzina, che inscena un poliziesco italian style che attinge un po’ dalla filmografia di genere americana (“Beverly hills cop”, “Arma letale”, ma anche “Serpico”), un po’ dalla nostra commedia recente (“I due carabinieri”). Chiaro che, mettendo nelle mani di Renato Pozzetto ed Enrico Montesano le parti dei protagonisti, il gioco è fatto (nonostante entrambi non siano più sulla cresta dell’onda da qualche anno ormai).

Tante idee già viste che provano a crearne una nuova, con l’unica eccezione rappresentata dal modo  simil-originale con cui i due protagonisti si ritrovano a collaborare insieme. Questo il concept che sta dietro a “Piedipiatti”, a conti fatti un film che non delude, soprattutto per l’aiuto di un nutrito nugolo di caratteristi tutti al posto giusto (la sciura milanese – già rodata nello stesso ruolo in “I mitici – Colpo gobbo a Milano”, l’informatore appena uscito dal carcere, il capo di Montesano, Tony Sperandeo nel ruolo del poliziotto della buoncostume) e di qualche battuta (doppi sensi compresi) che funziona. Delude il finale, sbrigativo e senza idee: proprio laddove la forza degli sceneggiatori poteva esprimersi in maniera fattiva, rendendo il tutto piuttosto degno di nota e facendone un piccolo classico della nostra commedia recente. Invece, per certi versi, “Piedipiatti” può essere considerato un film come un altro.

 

Carmine Cicinelli

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