Regia di Bruno Bozzetto vedi scheda film
La storia del genere umano è attraversata da scontri, rivalità, guerre, genocidi e – in una parola, anzi due – morti violente. Quella delle cavallette, invece...
In questo cortometraggio Bruno Bozzetto prende le cavallette come simbolo della natura, che sa sempre come autorigenerarsi, mentre l'uomo non fa altro che cercare di auto-sterminarsi, dalla notte dei tempi. La morale più blanda potrebbe essere il motto pacifista “non fate la guerra, fate l'amore”: mentre le cavallette si accoppiano felici nel prato estivo, gli uomini preparano attentati, assalti, uccisioni e guerre. Distruggere, per ricostruire: a quanto pare invano, perché presto arriverà un altro conquistatore a distruggere e ricostruire a sua volta. Nove minuti di animazione in pieno stile Bozzetto, con i consueti collaboratori in prima linea: riprese di Ugo Magni, musiche di Roberto Frattini, editing di Ugo Micheli. Dopo l'Orso d'oro per il miglior cortometraggio a Berlino nel 1990, con questo Cavallette Bozzetto sfiora anche l'Oscar; non va purtroppo oltre la nomination come miglior corto d'animazione, però. 6,5/10.
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