Espandi menu
cerca
Virus - Hell Of The Living Dead

Regia di Bruno Mattei vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alemartini74

alemartini74

Iscritto dal 16 febbraio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 43
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Virus - Hell Of The Living Dead

di alemartini74
2 stelle

La coppia Fragasso/Mattei ci ha regalato una serie di pellicole talmente brutte e mal realizzate che…che…vabbè leggetevi la recensione per farvi un'idea di quanto è brutto sto…coso…non ho neanche il coraggio di chiamarlo film!
 
Virus nasce come horror tradizionale a cui poi vengono aggiunte scene di zombi, perché all'epoca gli zombi movie all'italiana andavano molto. Poi però i produttori si accorgono che il film è troppo corto. Si scatena il panico. Come chiudere il film rimanendo nel budget? 
Per fortuna il dinamico duo di registi ha il classico colpo di genio: basta aggiungere al film un po' di scene finto-documentaristiche girate per il mondo movie La Vallée che non è mai stato distribuito in Italia. 
Poco importa se il film è ambientato in Papua Nuova Guinea. Gli sceneggiatori spostano lì l'azione e girano un po' di scene di raccordo nei dintorni di Roma (tanto si sa che la campagna romana e la Nuova Guinea sono pressoché uguali). 
 
Il risultato è semplicemente un capolavoro del trash. Se conoscete il concetto di "montaggio proibito" vi consiglio di dare un'occhiata a queste scene: il risultato è più esilarante di un film dei fratelli Marx. 
 
Ovviamente prima e dopo questo pasticcio esotico ce ne sono altre di cui però vi risparmio la descrizione: tanto sono talmente grottesche e brutte che non mi credereste. 
 
Menzione speciale alla scena all'inizio con il topo-zombi (mi fulminasse Dio se ho capito da DOVE salta fuori un ratto zombizzato) che fa fuori uno scienziato in perfetto stile Alien. 
 
Scena cult "a la Ed Wood" la fuga durante il temporale con i fulmini "disegnati" sulla pellicola. Roba che già negli anni 40 era considerata infantile e risibile. 
 
Premio per il dialogo più intelligente alla scena in cui i militari vengono attaccati dagli zombi, i soldati per difendersi mirano al petto e alle gambe. Dato che gli zombi non sembrano risentirne il loro capo ordina di mirare alla testa. Loro per un buon dieci minuti continuano a sparare al petto o alle gambe: ovvio dato che ci viene fatta rivedere la scena di prima, ripresa da un'altra angolazione, e poi l'effetto speciale per far sanguinare camicie e pantaloni costa molto meno di quello per far esplodere la testa. 
Morale: le leggi dell'economia non sempre vanno d'accordo con quelle della logica!
 
Premio "coratella" alla scena con il bimbo-zombi che finge di divorare il cuore della malcapitata vittima tenendolo a venti centimetri dalla propria bocca e facendo una faccia talmente disgustata che ho dovuto mettere in pausa il film perché ero in presa ad una crisi di riso. 
 
Premio Piero Angela alla scena, ovviamente di repertorio, dell'uccello tropicale che pesca nel fiume che con il resto del film non c'entra una beata mazza, ma sapete com'è eravamo corti di un paio di minuti……
 
Dopo aver visto questo capolavoro ho avuto gli incubi tutta la notte. Ho sognato che ero François Truffaut e mi proponevano di dirigere Virus 2. 
 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati