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Berberian Sound Studio

Regia di Peter Strickland vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Berberian Sound Studio

di undying
7 stelle

Di impianto prettamente sonoro, un dramma che sembra volere mettere in luce come l'uso di immagini violente (mai esplicitate nel film), associate all'audio, possano modificare la personalità degli individui più sensibili. Lavoro curioso anche per il duplice impianto linguistico (italiano e inglese).

 

Locandina distribuzione Francia

Berberian Sound Studio (2012): Locandina distribuzione Francia

 

Specializzato in ricostruzione di effetti acustici, il tecnico del suono Gilderoy (Toby Jones) vola dall'Inghilterra in Italia, ingaggiato dal produttore Francesco Coraggio (Cosimo Fusco) per occuparsi del reparto sonoro del film -in post produzione- Il vortice equestre, diretto dal regista Giancarlo Santini (Antonio Mancino). Gilderoy, di carattere introverso e sensibile, nonostante l'età avanzata è ancora strettamente legato alla madre, con la quale tiene continui contatti epistolari. Inizialmente convinto di trovarsi di fronte a un film tradizionale, Gilderoy resta presto turbato dal soggetto perverso e dalle immagini che è costretto a visionare, per poi creare gli effetti sonori. A dispetto del titolo, infatti, Il vortice equestre narra di presunte streghe, e delle violente torture alle quali molte di loro vennero sottoposte ai tempi dell'Inquisizione.

 

scena

Berberian Sound Studio (2012): scena

 

"Il Sabba si avvicina, e la croce si allontana. Ubriachi di sperma di serpente e rigonfi di bile, una melassa di mestruo di troia, con il veleno di una vedova nera e il piumaggio di un corvo infestato di pidocchi. Il nostro spregevole e denso elisir scorre nelle tue vene. Il Sabba si avvicina, e la croce si allontana. Il Sabba si avvicina, e la croce si allontana..."

 

Toby Jones

Berberian Sound Studio (2012): Toby Jones

 

Peter Strickland dimostra qui di essere un cultore del cinema italiano, in particolare di quello horror. Lo si intuisce dagli psichedelici titoli di testa che, gioco all'interno del gioco, si riferiscono al film fittizio in lavorazione: Il vortice equestre. E tutta la dinamica del doppiaggio, oltre a indurre un effetto straniante per il duplice registro audio (più italiano che inglese), tratta in maniera suggestiva di streghe, ricordando -soprattutto per dialoghi sottovoce e indagini delle due protagoniste (che mai si vedono agire)- nientemeno che Suspiria di Dario Argento. Progressivamente Strickland, facendo un lavoro davvero sublime sul piano audio, riesce a trasmettere un senso di disagio che dal protagonista (il bravissimo Toby Jones, sorta di versione abbruttita di Gianni Garko) arriva direttamente al pubblico. Con un cast interessante, in parte anche italiano pur trattandosi di produzione inglese, Berberian Sound Studio rappresenta un caso unico di horror che riesce ad inquietare (e a farsi seguire con attenzione) senza che mai nulla succeda. Addirittura del film in lavorazione, quello sulle streghe, non si vede nemmeno una sequenza mentre ci viene raccontato da una voce fuori campo, che scandisce ciclicamente il "Ciak" di registrazione. E la trasformazione psicologica di Gilderoy, la si percepisce come effetto indotto dalle immagini di estrema violenza che lui solo (e mai noi spettatori) è costretto a vedere, restandone fortemente scosso. Un lavoro dunque di rifinitura quello del regista (anche sceneggiatore) che si chiude in maniera volutamente ambigua nel rispetto del tenore generale, senza che, anche in dirittura di arrivo, nulla di esplicito appaia sullo schermo. Come dimostra la scena della "tortura" acustica -perpetrata con cuffie- in cabina di registrazione, vittima la bellissima Chiara D'Anna (Elisa, alter ego vocale di Teresa), la descrizione psichedelica, lisergica per composizione visionaria, delle allucinazioni cui va incontro Gilderoy è indice del probabile cambio di personalità subìto -quasi subliminalmente- dal mite protagonista, condizionato dall'ambiente pregno di violenza visiva e, soprattutto, sonora.

 

Salvatore LI Causi

Berberian Sound Studio (2012): Salvatore LI Causi

 

Ciak... si registra

Con cadenza temporale quasi costante, una voce esterna, annuncia il via alla registrazione audio per la quale Gilderoy, sempre più turbato dalle immagini che gli compaiono davanti, deve realizzare gli effetti sonori. Nell'ordine:

- "Teresa e Monica entrano nascostamente nella segreta biblioteca equestre e trovano un trattato di stregoneria, il Malleus Maleficarum";

- "Teresa e Monica si avventurano nei tunnel sotterranei dell'accademia passando per lo sterco del pollame, ignare dei cadaveri putridi delle streghe";

- "improvvisamente una maledizione viene lanciata e la prima strega si solleva sopra i cadaveri, con una enorme sete di vendetta";

- "in un flashback si vede il prete, mentre tira i capelli a una strega durante un interrogatorio";

- "in un flashback il prete si rivede, mentre pugnala il corpo della strega alla ricerca della macchia del diavolo";

- "lo spiritello, tremendamente eccitato, si aggira per il dormitorio e prova invano a molestare Teresa, che si ritrae prontamente";

-  "durante l'interrogatorio della strega, un bastone infuocato le viene infilato nella vagina";

-  "un flasback vede il prete mentre annega una strega in un barile di olio bollente".

 

Cosimo Fusco

Berberian Sound Studio (2012): Cosimo Fusco

 

Curiosità 

Nei titoli di coda la colonna sonora viene dedicata alla memoria di Trish Keenan, sfortunata cantante e musicista inglese deceduta a soli 43 anni, nel 2011.

 

Susanna Cappellaro

Berberian Sound Studio (2012): Susanna Cappellaro

 

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