Espandi menu
cerca
Nella casa

Regia di François Ozon vedi scheda film

Recensioni

L'autore

ragiunatt

ragiunatt

Iscritto dal 23 aprile 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 2
  • Post -
  • Recensioni 44
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nella casa

di ragiunatt
8 stelle

Germain, professore di Lettere di un liceo di provincia, ama la letteratura con tutte le sue forze. I suoi mediocri esiti giovanili e la deriva autoritaria della scuola dove insegna lo frustrano quotidianamente e i suoi alunni non sono da meno. Ma un giorno uno studente, Claude, riesce a stupirlo consegnando  un tema che dosa in modo sapiente diario e finzione, realtà e immaginazione. Germain ne è spaventato, stupito e affascinato. Il giovane è dotato di grande capacità manipolatoria sia nella realtà che nella finzione, mescola i piani della narrazione con tanto talento che il professore e spettatore ne sono allo stesso tempo catturati e straniti. Lo studente manipola Germain, portandolo a commettere un reato, si rende prezioso e amato nella stessa famiglia che vuole scardinare, ma proprio lì mostra anche tutta la sua fragilità. Il film si sviluppa sul filo sottile tra finzione letteraria, passione per la creazione e crudeltà materiale. Alla fine proprio la famiglia borghese che doveva esplodere per tutte le tensioni accumulate nel percorso del film, manifesta la sua robustezza e la sua capacità di superare le prove esterne.  Va invece per aria il mondo letterario di Germain, idolatra della letteratura, che aveva abdicato al suo ruolo di educatore e amante per dedicarsi totalmente ad assistere il parto letterario del suo pupillo. Che sarà però anche l'unico a restargli vicino dopo la bufera. 

Grande Luchini, sempre lussureggiante Emmanuelle Seigner,  il film secondo me è erroneamente categorizzato come thriller (forse per motivi commerciali)  anche se la tensione non manca.  E' in realtà una pellicola che insegna come non si può scrivere altro che della realtà che si vive, ricca di richiami simbolici. E' intrigante che  Claude tenti inutilmente di spiegare al suo amico che quattro unità immaginarie formano ancora numero immaginario (come loro quattro, forse). E simbolicamente nella penultima scena la moglie di Germain si difende colpendo il marito con una ponderosa copia del "Viaggio al termine della notte" dalla copertina rigida, libro cinico e nichilista che il professore  tiene sul comodino. In sostanza un bel film, solo alcune parti centrali manifestano una debolezza nella narrazione, ma forse è il regista, che gioca con noi come il gatto con il topo, e quel calo di  tensione forse  è la stessa che rimprovera Germain al suo studente, finzione che si riverbera nella finzione..... 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati