Regia di James Gray vedi scheda film
Racconto di forte valenza morale, quello del regista di origini ebreo russe,
James Gray,
in cui due importanti valori, uno spesso perso nell’oblio; la gratitudine,
l’altro di non facile messa in atto ; il perdono , sciolgono la matassa nel
commovente finale, in cui la potenza del perdono , vale a dire di un amore, al di
sopra alcune volte, dei nostri umani limiti, salvifica e redime, anche l’ anima più
spregevole e malvagia .
Il saper riconoscere che anche dietro il marcio, forse, si potrebbe nascondere anche
qualcosa di umanamente accettabile: quello che solo l’occhio e l’amore di Dio
vedono, qui anche l’uomo, in questo caso la protagonista , Ewa, riesce a scorgere.
Per il resto l’ho trovato un poco noioso e ridondante.
Anche in questo film, come in Two Lovers, il regista , penso abbia ben presente le
opere del grande F.M. Dostoevskij, in modo molto particolare, qui, Delitto e Castigo.
Ottima interpretazione degli attori protagonisti, Jaquin Phoenix e Marrion Cotillard.
La fotografia è notevole per i toni usati dal talentuoso Darius Kondji .
La colonna sonora, a cura del musicista Christopher Spelman, come per il
melodramma in Two Lovers, che rispecchia lo stato d’animo dei protagonisti, anche
qui è struggente e degna di nota, impreziosita da musiche di Richard Wagner ,
Giuseppe Verdi , Giacomo Puccini.
Il film vuole essere anche omaggio a Sergio Leone ed a Noodles , di “C’era
Una Volta in America”, specialmente nella presenza di un personaggio , che
assomiglia anche nel fisico , a Noodles da ragazzino.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta