Regia di Tarsem Singh vedi scheda film
Ecco una graziosa e simpatica riedizione della celeberrima fiaba di Disneyana memoria, che dell'originale mantiene il canovaccio, ma poi si autonomizza sia per una serie di citazioni tratte dai film di genere, sia per un approfondimentopsicolgico dei personaggi.
Le citazioni abbondano a partire dal vero protagonista ovvero lo Specchio, alias la cattiva coscienza della Regina che si fa carico dei suoi misfatti pagandoli in rughe (Il ritratto di Dorian Grey); per poi arrivare alla lugubre foresta (in stile Lady Hawk); fino alla evoluzione dei Nani non più banali minatori, ma reietti e ora banditi che prendono un'evoluzione sociale (modello Robin Hood). Ma anche le due donne della storia riescono più cartterizzate e più incisive: non solo la Regina (una splendida e odiosa Julia Roberts), incrocio fra una novella Maria Antonietta e una moderna partecipante ad un reality odierno; ma Biancaneve stessa che non pare più succube degli eventi nè in passiva attesa del Principe Azzurro, bensì attiva protagonista del cambiamento decisivo e finale per sè ma anche per gli uomini della storia (il Principe eil Re suo padre), liberati dai rispettivi incantesimi.
Insomma film da vedere fino al balletto finale, in un deliziosamente strampalato stile Bollywood, che permette di gustare i colori e suoni della ritrovata felicità.
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