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Et in terra pax

Regia di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini vedi scheda film

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La recensione su Et in terra pax

di mm40
6 stelle

Strana combinazione, questa dell'esordio registico di Daniele Coluccini e Matteo Botrugno (e già la scelta di firmare in coppia è particolare): Et in terra pax è un'opera coraggiosa per le tematiche affrontate e azzardata per la totale mancanza di (anche solo guest) star nel cast. E per di più, vale la pena ribadirlo, si tratta di un'opera prima: quasi un suicidio annunciato. Invece, nonostante i nomi di richiamo non ci siano e la storia sia davvero tosta a digerirsi (il titolo è prettamente sarcastico), il film funziona e anche bene; merito innanzitutto del lodevole lavoro di scrittura effettuato dai registi con Andrea Esposito, da un soggetto del solo Botrugno. E merito anche dei bravi interpreti, fra i quali - è bello per una volta, parlando di un gruppo di esordienti o quasi, poterlo dire - non sfigura nessuno. Et in terra pax non è soltanto un omaggio (riuscito) all'Accattone pasoliniano, perchè vive della disperata violenza dei giorni nostri (le influenze di Gomorra di Garrone sono facilmente rintracciabili nel senso di predestinazione che investe i protagonisti, costretti 'per casta' a vivere in quel modo) e di un malessere certamente diffuso ben oltre le borgate romane; ma soprattutto perchè è un'opera dall'identità fortissima e dalla personalità, se non originalissima, comunque evidente e apprezzabile. Le musiche sono quasi del tutto assenti, anche se l'utilizzo di Vivaldi come contrappunto per i momenti più tragici della vicenda ricorda - ancora una volta - ciò che sapeva fare Pasolini. Nota di demerito sull'insistita scelta, quantomeno nella prima metà del film, di inquadrare a più riprese due personaggi e metterne a fuoco solo uno per volta: alla lunga l'effetto stanca e addirittura disturba (fotografia: Davide Manca). Nel complesso è un lavoro che, quantomeno, rassicura sul futuro del cinema italiano. Passato a Venezia 2010 nelle giornate degli autori e nel 2011 al Copenhagen international film festival. 6,5/10.

Sulla trama

Estate romana nei quartieri popolari. Tre ragazzi si procurano droga, vanno a cercarsi risse e una notte violentano una studentessa. Uno dei tre è figlio di un personaggio importante e per un po' il silenzio regge, ma qualcuno è fortemente intenzionato a squarciarlo.

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