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Castaway On The Moon

Regia di Hae-jun Lee vedi scheda film

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La recensione su Castaway On The Moon

di supadany
8 stelle

Ogni tanto fa bene, ed è giusto, lasciarsi andare, farsi trascinare all’interno di storie che viaggiono a metà strada tra il sognante e lo strampalato, dove non tutto si capisce, ma allo stesso tempo vige un’atmosfera frutto di una sensibilità, in questo caso quella orientale, tanto diversa dalla nostra (che invece è anche assai più inflazionata almeno ai nostri occhi).

Questo è ciò che avviene in “Castaway on the moon” (titolo bellissimo ed intrigante) che non è certo il film perfetto, ma nel suo incedere alterno regala fin da subito situazioni paradossali, riuscendo poi a mutare pelle senza perdersi più di tanto.

Kim è un uomo pieno di debiti che decide di farla finita, ma quando si getta nel fiume dal ponte di Seoul  finisce col risvegliarsi su un isolotto poco distante, impossibilitato a comunicare col resto del mondo ed alla fuga.

Dopo vari e diversi tentativi di farla finita (o di ritornare al mondo per lo stesso motivo), conviverà con la sua nuova situazione (cacciando, coltivando, costruendosi un bivacco), mentre da una finestra lontana una ragazza che si è isolata dal mondo lo spia e comincia con lui un rapporto a distanza che la porterà a riaffacciarsi fuori dalla sua stanza dopo tanto tempo.

Due diverse solitudini (i motivi sono molto distanti, ma sempre derivanti da un mondo respingente) si trovano a distanza e con una costruzione narrativa originale e stimolante, soprattutto nella prima parte che viaggia su toni surreali (che comunque non verranno mai abbandonati, vedi la consegna sull’isola degli spaghetti), contraddistinti da tante piccole idee pratiche che riempiono uno spazio che seppur piccolo non è affatto castrante.

Poi l’entrata in scena della ragazza sbilancia temporaneamente gli equilibri (che erano ormai solidi, ma destinati a mutare per forza di cose), per un po’ di tempo si rimane completamente spiazzati, ma poi le cose vengono rimesse a posto, si crea un legame molto particolare che viene coltivato con risultati alterni (ma con più luci che ombre), fino ad arrivare al finale in cui tutto cambia nuovamente per entrambi.

Così ci troviamo di fronte ad una storia dai toni sensibili e “alieni” che sanno emanare sentimenti docili mescolandoli con i tumulti che hanno portato i personaggi alla loro situazione, il tutto con un tocco prezioso ed uno spirito personale.

Originale.

Su Hae-jun Lee

Un invenzione dietro l'altra, è vero che non tutte vanno a bersaglio, ma la maggior parte sì e con risultati inaspettabili.
Così ci regala un film prezioso, lontano dalla perfezione filmica, ma talmente a se stante da risultare "amabile".

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