La recensione su Happy Family

di supadany

8 stelle

VOTO : 7.

Dopo il ruvido “Come Dio comanda” Gabriele Salvatores torna alla commedia e lo fa convincendo, partendo da un copione interessante, dirigendo un cast funzionale e mostrando un’attenzione, di gran lunga superiore alla media del genere, nella cura dei dettagli estetici che arricchiscono il film.

Certo non tutte le scelte possono dirsi del tutto riuscite (ed in fondo è anche un film che può far storcere il naso), però mi è proprio parso un lavoro che meriti considerazione, almeno per il fatto di possedere una sua identità.

Ezio (Fabio de Luigi) è uno scrittore pronto a raccontare una nuova storia.

Un incidente in bicicletta lo catapulta nel mondo di due famiglie molto diverse i cui percorsi si sono venuti ad incrociare in quanto i loro figli sedicenni paiono vogliano sposarsi.

Quando andrà ad una cena congiunta si innamorerà e conoscerà personaggi molto distanti tra loro, con paure, modi di vivere e destini molto diversi tra loro.

Devo dire che, seppur con alcune riserve, ho trovato questo film sicuramente vitale come pochi, anche quando parla di morte (bello il viaggio in barca e il soggiorno a Panama), e delizioso nel suo saper mostrare aspetti di vita semplici e consueti con un piglio insolitamente coinvolgente.

Già la scelta di mostrare una Milano così solare, con scelte cromatiche inaspettate, mi ha colpito parecchio, poi il buon Salvatores è molto bravo a dirigere i tanti attori a sua disposizione sfruttandone le capacità (così Abatantuono è divertente, e sfruttato, come non capitava da tempo, Bentivoglio ha il ruolo più serioso e malinconico, mentre Fabio De Luigi è il mattatore un bel po’ imbranato e via discorrendo per gli altri).

Si ride, a tratti anche parecchio anche per piccole cose (già anche quella sul gabbiano mi ha fatto morire), alcune battute e situazioni sono molto ben congeniate, la struttura narrativa funziona in maniera egregia, in più qua e là ci sono scelte anche rischiose (vedi, per esempio, il sipario che si chiude poco dopo l’ora o gli attori che si rivolgono direttamente alla telecamera donando un riuscito tocco autoriale virato al surreale) che lasciano ancora di più la sensazione di aver assistito a qualcosa di diverso dal solito.

Certo non tutte le scelte, proprio per il loro essere lontane dalle abitudini dello spettatore medio, possono conquistare, così come non tutte le scene scorrono via liscie (qualche intoppo è presente dopo la “ripartenza”), ma poi ci ritrovi sempre un dettaglio, un richiamo, a volte nostalgico, a qualche ricordo ed il gioco riparte con buon slancio.

Quindi secondo me questo film è uno dei più brillanti, soprattutto se considero solo il panorama italiano, degli ultimi anni, mi sono divertito, in qualche caso preoccupato, raramente annoiato, e pure un pò emozionato, anche di fronte alla rappresentazione di aspetti semplici.

Bel lavoro, con qualche ingenuità, ma anche tanta voglia di raccontare senza adagiarsi sugli allori.

Su Gabriele Salvatores

VOTO : 7. Mi ha colpito positivamente. Regia fuori dal coro, per essere una commedia italiana dei nostri giorni, caratterizzata da tante scelte autoriale per lo più interessanti e riuscite.

Su Fabio De Luigi

VOTO : 6/7. Già mi sta particolarmente simpatico, qui è stato ben utilizzato e le risate sono assicurate.

Su Margherita Buy

VOTO : 6++. Offre il suo solido contributo.

Su Diego Abatantuono

VOTO : 6,5. In una manciata si scene mi ha fatto morir dal ridere (quando si mette a parlare di fumo in trancorio, il top!).

Su Fabrizio Bentivoglio

VOTO : 6,5. Sempre all'altezza, qui in un ruolo diverso dagli altri ma lui era sicuramente uno degli attori in grado di rendere meglio nella situazione.