Regia di Kevin Greutert vedi scheda film
Discreto 6° episodio della saga di "Saw".
La materia resta interessante, ma si sente una certa ripetitività dello schema. La trama (solitamente poco considerata dal sottoscritto, ma nella saga di Saw riveste un ruolo di primo piano) si complica ulteriormente, creando una certa confusione nello/a spettatore/rice, ormai non più in grado di collocare temporalmente la vicenda. Inoltre, il "colpo di scena" finale, seppure tutto sommato funzionante, è ormai privo di mordente.
I personaggi ormai sono diventati tutti antipatici, ad eccezione forse della moglie di John Kramer (il marito ancora si vede nei numerosi e quasi impercettibili flashback): questo in sé non sarebbe, a parer mio, un difetto, ma in questo caso l'antipatia è un tantino irritante.
La regia, invece, è sì studiata ma priva di personalità: alla fine del film non resta molto nello spettatore.
Comunque, la tematica filosofica-moralistica continua a suscitare un certo interesse, e in questo film è pure inserita una critica piuttosto forte al sistema assicurativo statunitense e, in generale, alla logica di profitto tipica del mondo occidentale.
Altro elemento interessante è la ricorrenza del numero 6 (le buste lasciate da John alla moglie, gli aiutanti dell'agente assicurativo legati alla ruota...).
Dunque un film godibile ma non tanto memorabile.
Voto: 6.
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