Regia di Ken Loach vedi scheda film
Il cinema di Ken Loach è da sempre una celebrazione degli ultimi: i protagonisti delle sue pellicole sono uomini e donne che appartenendo al sottoproletariato inglese vivono delle vite umili, senza molte risorse, cercando di portare a casa il pane e lottando contro le circostanze avverse. Qui protagonista è un postino che ha lasciato la moglie molti anni prima e che vive con due figliastri turbolenti che gliene fanno passare di tutti i colori. La sua esistenza sembra andare a rotoli, quando un giorno per magia il suo eroe - il calciatore Éric Cantona - si materializza nella sua stanza. Grazie a Cantona, che lo spingerà ad affrontare i suoi problemi e a tirare fuori il meglio di sé, il postino riuscirà poco alla volta a tornare in possesso della sua esistenza. Egli capirà che può guardare la sua vita con occhi diversi, che non è così solo come crede, potendo fare affidamento tra l’altro su quella comunità di persone semplici - e di buon cuore - che lo circonda: gli amici del pub e dello stadio, quelli di sempre. Davvero una commedia piacevole e ben riuscita questa di Loach, all’insegna di un ottimismo convincente e non di maniera, che riesce a celebrare valori positivi - come quello della solidarietà - senza cadere nella retorica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta