Regia di Umberto Spinazzola vedi scheda film
Toni da commedia per una storia (vera) grottesca e surreale. Tale scelta ha in pratica sancito il fallimento (presso la critica) dell'opera prima di Umberto Spinazzola. In realtà si tratta di un film assolutamente dignitoso.
Nonostante la bocciatura generale riservata da critica e pubblico a questo esordio di Umberto Spinazzola, a me il film ha lasciato un gradevole sapore di bocca. La vicenda grottesca che vi è al centro è un curioso fatto di cronaca che più italiano non potrebbe essere, e che riporta inevitabilmente alla mente la sgangherata banda del buco de “I soliti ignoti”. Il tono da commedia che si è voluto dare alla pellicola, e che è a monte di tante critiche, direi che era anche l'unico possibile. Certo Spinazzola non ha il tocco di Monicelli, né Ricky Tognazzi e Enzo Iacchetti hanno il carisma di Mastroianni e Vittorio Gassman, ed è vero che la stoccatina ecologista finale sa tanto di posticcio, ma di bocciare questo “L'ultimo crodino”, considerando il modesto panorama cinematografico odierno, proprio non me la sentirei.
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