La storia (vera) dell' "audace colpo" messo a segno da due abitanti di Condove, paesino della Val di Susa: trafugare la bara del grande vecchio della finanza italiana, Enrico Cuccia, ex presidente di Mediobanca, che dopo la morte giaceva sepolto nel cimitero di Meina, sulla sponda del Lago Maggiore. Il tutto per chiedere un riscatto (alla persona sbagliata).
Note
Per dare uno spaccato preciso della frustrazione della provincia e dell’ossessione per il successo sarebbero stati necessari più passione e curiosità psicologica. Invece sembra di stare in una (onesta) puntata di Don Matteo. Anche la sottotrama ecologista (i guai della bassa Val di Susa, nota per il tempo volubilissimo e le contestazioni No Tav) è solo accennata e risulta posticcia, accessoria.
Sicuramente ben recitato, alla lunga però è un film che non sa che strada prendere, risultando né carne né pesce, né una black comedy né un crime drama. Non noioso, ma non lascia il segno e dà la sensazione di essere un'incompiuta.
Toni da commedia per una storia (vera) grottesca e surreale. Tale scelta ha in pratica sancito il fallimento (presso la critica) dell'opera prima di Umberto Spinazzola. In realtà si tratta di un film assolutamente dignitoso.
Non è un banale luogo comune il fatto che spesso e volentieri la realtà possa essere ben più spiazzante della finzione. Difficilmente, in Italia e altrove, si sarebbe potuto ideare uno spunto più grottesco di quello che è alla base di questo "L' ultimo crodino" ed ecco quindi che i primi fotogrammi del film ci rimandano subito ad una celebre intervista che… leggi tutto
Diciamo subito che la storia che viene ricostruita con questo film presenta caratteristiche decisamente interessanti che in altri tempi, e con altre maestranze, attori e regista, avrebbe probabilmente dato vita ad un prodotto più completo e soddisfacente. Infatti qui non tutto funziona bene, anzi di difetti ce ne sono parecchi (soprattutto un po’ di superficialità di troppo), ma alla fine,… leggi tutto
Nonostante la bocciatura generale riservata da critica e pubblico a questo esordio di Umberto Spinazzola, a me il film ha lasciato un gradevole sapore di bocca. La vicenda grottesca che vi è al centro è un curioso fatto di cronaca che più italiano non potrebbe essere, e che riporta inevitabilmente alla mente la sgangherata banda del buco de “I soliti ignoti”. Il…
Se questo è il modo di raccontare storie, peraltro ispirate a fatti veramente accaduti, sarebbe meglio lasciar perdere. Il tono da commedia patetica non ingrana mai, la coppia di protagonisti è una delle meno riuscite che si ricordi e il soggetto, potenzialmente interessante sulla carta, non acquista mai vita sullo schermo. Potrebbe essere un lungo spot per la bevanda menzionata nel titolo, ma…
Diciamo subito che la storia che viene ricostruita con questo film presenta caratteristiche decisamente interessanti che in altri tempi, e con altre maestranze, attori e regista, avrebbe probabilmente dato vita ad un prodotto più completo e soddisfacente. Infatti qui non tutto funziona bene, anzi di difetti ce ne sono parecchi (soprattutto un po’ di superficialità di troppo), ma alla fine,…
Non è un banale luogo comune il fatto che spesso e volentieri la realtà possa essere ben più spiazzante della finzione. Difficilmente, in Italia e altrove, si sarebbe potuto ideare uno spunto più grottesco di quello che è alla base di questo "L' ultimo crodino" ed ecco quindi che i primi fotogrammi del film ci rimandano subito ad una celebre intervista che…
Il film inizia con una vera ripresa di Enrico Cuccia, capo di Mediobanca, uno degli uomini più potenti dell'Italia di allora. Un giornalista gli rivolge delle domende ma lui non risponde e non si scompone minimamente. In sintesi Cuccia era un personaggio potente ma inavvicinabile, almeno da vivo. Come tutti sapranno la bara di Cuccia venne trafugata da due sprovveduti e qui l'esordiente…
Ancora una taglist che prende spunto da una playlist (in questo caso questa di Maghella). Proviamo a mettere in fila i film tratti da storie vere, quelli che prendono spunto dalla quotidianità. Non è un lavoro…
Una storia vera e che è veramente comica, nonostante l'oggetto della questione sia ciò che di meno divertente ci sia al mondo: un cadavere. La vicenda vive questa contraddizione con buona leggerezza, anche grazie alla mano dell'esordiente Spinazzola, che non incanta, ma nemmeno strafà; la questione si risolve in una malinconia di fondo che permea l'intera narrazione, i cui…
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Commenti (2) vedi tutti
Sicuramente ben recitato, alla lunga però è un film che non sa che strada prendere, risultando né carne né pesce, né una black comedy né un crime drama. Non noioso, ma non lascia il segno e dà la sensazione di essere un'incompiuta.
commento di silviodifedeToni da commedia per una storia (vera) grottesca e surreale. Tale scelta ha in pratica sancito il fallimento (presso la critica) dell'opera prima di Umberto Spinazzola. In realtà si tratta di un film assolutamente dignitoso.
leggi la recensione completa di marcopolo30