La recensione su Il canto di Paloma

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.

Pellicola peruviana che si avvale di alcune immagini evocative di buon impatto e di un’attrice protagonista che segna la scena con successo.

Fausta ha appena perso la madre, lei, figlia del dolore che la donna ha vissuto (e del latte materno figlio della tristezza con cui è stata allevata), ha una patata all’interno della vagina (“solo lo schifo ferma gli schifosi”), vive nella paura di un tempo passato, figlia delle superstizioni tipiche di comunità destinate alla miseria dove il progresso non può arrivare anche a distanza di tempo.

La ragazza, per regalare degna sepoltura alla madre, trova un lavoro all’esterno di quel piccolo mondo che l’ha segnata come cameriera di una pianista di successo.

Entrerà con difficoltà a contatto con gli uomini e con il mondo sempre visto con estrema diffidenza e paura.

Film interessante e difficile, trattato con cura e che regala squarci molto interessanti a contraddistinguere un passo forse fin troppo blando.

Quello che colpisce è il personaggio protagonista con le sue paure che fanno provare una sincera compassione allo spettatore (un personaggio che cattura l’attenzione anche grazie ad una regia che la inquadra con talento), ma anche le differenze marcate di un mondo dove gli equilibri sono troppo, e sempre più, distanti.

Purtroppo non mancano alcuni momenti un po’ stonati, quelli più eccessivi, come la fossa trasformata in piscinetta (o meglio dire “poccia”) o la colomba data in pasto al cane.

Nel complesso un film da vedere anche se non mi ha conquistato.

Tortuoso.

Su Claudia Llosa

VOTO : 6,5.
Ha un talento notevole, probabilmente attua alcuni azzardi non proprio azzeccati, ma va tenuta d'occhio (sperando che qualcuno dei suoi prossimi film arrivi fin da noi).