Regia di Claudia Llosa vedi scheda film
Il film colpisce sia per la vicenda cupa e penosa della giovane Fausta terrorizzata dagli uomini e capace di esprimere spontaneamente i suoi sentimenti solo con il canto infantile e dolorosissimo che le hanno insegnato sua madre e il suo popolo, sia per l'ambientazione in una Lima miserabile e coloratissima, disperata e allegra. Purtroppo la storia procede un po' troppo lenta e prevedibile, anche se con momenti di alta valenza espressiva e simbolica (i germogli della patata, i matrimoni, il pianoforte spaccato, i fiori, il bellissimo finale tra deserto e oceano). Forse la regista spagnola ha preteso troppo, ma è un film che va comunque visto e ricordato per la nobile e silenziosa sofferenza di Fausta e per la traste poesia di cui è ricco.
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