Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Cosa c'è di meglio di partire lì, da dove tutto è cominciato, per capire come un uomo sia riuscito a concepire un'opera d'arte come Psycho? Basta guardare gli ultimi 15' di The Pleasure Garden per capire che il Genio kantiano Hitch ce l'aveva ben prima del 1960.
Jill, un'ingenua ballerina di fila e Hugh, un avventuriero, si innamorano e si sposano. Poco tempo dopo il matrimonio lui decide di andare nelle colonie inglesi ai Tropici dove ritorna a condurre una vita scapestrata. Quando la moglie decide di raggiungerlo, lo sorprende ubriaco con un'indigena. Decide allora di abbandonarlo e di rientrare in patria, ma l'uomo impazzisce...
È il primo film di Alfred Hitchcock. Non entusiasmò i distributori che ritardarono di sei mesi l'anteprima per i proprietari delle sale e per la stampa. Dopo la presentazione, le recensioni furono abbastanza favorevoli e il film, che venne distribuito solo dopo The Lodger terzo film di Hitchcock e suo primo grande successo, godette anche di un certo favore del pubblico. La vicenda presenta una serie di cliché melodrammatici. Il vero Hitchcock è però già presente sia nelle prime scene di vita teatrale inglese, sia in qualche brillante tocco individuale come nella scena del "cattivo" impazzito che riacquista la normalità proprio quando viene colpito dal proiettile, scena che fornì l'occasione ai distributori tedeschi di accusare Hitchcock di eccessiva brutalità, accusa che sarebbe stata reiterata nei decenni successivi.
La storia è decisamente di basso livello però è confezionata in modo accattivante. La parte migliore è sicuramente il finale dove il thriller prende il sopravvento sul dramma.
Voto: 7-/10 il meno è per la performance degli attori, a tratti davvero imbarazzante. L'unico "attore" davver positico è il cane Cuddles: bello, simpatico e intelligente.
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