Regia di Zack Snyder vedi scheda film
La sequenza più folgorante del 2009!!! La rilettura dei 40 anni più indimenticabili della storia americana ( e quindi mondiale) al suono delle note di The Times They are A-Changin' e alla luce dell'esistenza dei "giustizieri mascherati" mostrata nella prima straordinaria parte di WATCHMEN è un capolavoro!!!( ...Warhol realizza le sue arcifamose serigrafie dedicandole a Gufo Notturno, e non a Marylin; è il Comico a uccidere un "noto" personaggio politico e grazie al Dr. Manhattan non solo la guerra in Vietnam si conclude con una vittoria fulminea, al suono della Cavalcata delle Valchirie, ma non esiste neanche lo scandalo Watergate e Nixon impazza indisturbato! e così via). La sequenza che da sola vale la visione di un film diverso da ogni altro sui supereroi. Opera visionaria e dal potente impatto visivo, che offre vari spunti di lettura ( su tutti: il fine giustifica davvero i mezzi pur di realizzare un’utopia di pace?) che nulla ha in comune con gli altri cinecomics, priva di atmosfere naif (Spiderman), gotiche ( i primi Batman), fantasy (Hellboy), da commedia d’azione (Ironman) o da thriller metropolitano (riuscito male in Daredevil, bene in Batman Begins), ma
complessa dal punto di vista narrativo e densa di avvenimenti, che fonde fantapolitica, noir e fantascienza, effetti speciali strabilianti e motion capture con l'orrore e l'ansia dell'olocausto atomico mondiale. E che presenta per la prima volta personaggi dai profondi conflitti etici e morali, tormentati da un viscerale senso di colpa, da una solitudine esistenziale, dettata dal peso delle loro stesse scelte, e dall’ inadeguatezza a vivere come cittadini comuni. Solo dentro un costume si realizzano pienamente, e senza di esso sono tutti consumati dalla struggente nostalgia per un passato che non ritornerà mai più e dalla consapevolezza della morte del sogno americano.
Snayder, da grande fan della graphic novel originaria, resta per quanto possibile fedele al testo, realizzando una trasposizione cinematografica cupa e angosciante che, nonostante la lunghezza, affascina, turba, stupisce e tiene incollati allo schermo dal memorabile inizio fino all’unico guizzo ironico della conclusione (la scena nella redazione del The New Frontiersman ) che strappa un sorriso. Amaro…
Un capolavoro "vintage": tra tutti i brani restano nel cuore la malinconia di The sound of silence, Bob Dylan, la potenza sinfonica di Pruite Igoe & Prophecies, e poi Nina Simone e la grandiosa conclusione con il Requiem di Mozart.
le scene di sesso...sfumarle sarebbe stato meglio!
L'attore più bravo insieme a Haley, quello che aderisce perfettamente al personaggio più "antieroico", cinico e spregiudicato del film. Aiutato dall'ottimo lavoro fatto con il trucco riesce ad essere credibile nelle varie età del Comico (da giovane, sicuro di sè e violento a vecchio ex-giustiziere tormentato dai sensi di colpa). Applauso!
La rivelazione del film. Sorta di "deus ex-machina" del film, voce narrante e presenza inquieta a cui sono affidati i monologhi e alcune delle battute migliori della pellicola. Haley si è calato perfettamente in questa parte controversa. Speriamo che Hollywood non si dimentichi di lui come ha fatto in passato.
Nonostante alcuni evidenti difetti (violenza troppo insistita, l'assurdità delle due scene di sesso - una involontariamente ridicola, l'altra di cattivo gusto) Snayder, per gran parte del film ha dimostrato di avere talento e di essere stato di fatto l'unico ( pazzo/incosciente) ad aver avuto il coraggio di realizzare la trasposizione di un'opera dalla complessità allucinante che sembrava (a tutti, autore compreso) intraducibile al cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta