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Shoot 'Em Up - Spara o muori

Regia di Michael Davis vedi scheda film

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La recensione su Shoot 'Em Up - Spara o muori

di mc 5
8 stelle

A proposito di questo film, bisogna scegliere con quale atteggiamento porsi di fronte alla visione. Se uno lo vede con l'intento "moralizzatore" di chi va in cerca di cinema di presunto cattivo gusto (o sopra le righe, o fanfarone, o diseducativo) da additare quale esempio negativo di stile, qui troverà pane per i suoi denti. Chi invece voglia semplicemente "spegnere il cervello" ed abbandonarsi alla fantasia sfrenata di un mondo a fumetti dove ogni mossa è esagerata ed inverosimile, si divertirà come un bambino per un'ora e mezza. I personaggi protagonisti Smith (Clive Owen) e Hertz (Paul Giamatti) infatti, non possono esser presi sul serio, è evidente che si tratta di personaggi caricati di elementi "eccessivi" che li accomunano piu' ai cartoons che al mondo reale. Insomma io, di fronte ad una rappresentazione così dilatata della realtà, mi sono fatto due o tre ghignate sincere. Anche se poi viene facile, di fronte ad un'opera così sopra le righe, eccedere in un senso o nell'altro: a fronte di chi lo ha bollato -senza se e senza ma- come cinema spazzatura, esiste anche un pubblico che lo ha già elevato a cult-movie. Vi sono presenti infatti certe immagini che -a detta di alcuni- fanno già parte dell'immaginario cinematografico, tipo quella di Owen che avanza minaccioso tenendo nella mano destra la pistola fumante e in quella sinistra un neonato (poverino, che viene sballottato -nella finzione s'intende- come un sacco di patate). Di fronte a quest'elevato tasso di funambolismo, piu' d'uno ha tirato in ballo il cinema di Hong Kong e in particolare, ovviamente, il maestro John Woo e una pellicola (che io ahimè non ho mai visto) intitolata "Hard Boiled". A me poi, vedendo queste scene d'azione esagerate e grottesche, è venuto in mente anche un altro nome, Luc Besson; anche se mi sembra che qui l'ironia che accompagna sempre le scene piu' movimentate sia presente in dosi maggiori e piu' ostentate, rispetto al cinema del regista francese che spesso si prende troppo sul serio anche nei momenti piu' inverosimili. E che dire del fenomeno Monica Bellucci?? Assodato che la sua performance è da annoverare fra le sue piu' "tremende" in assoluto, o uno la prende in ridere buttandola sul grottesco, oppure uno si mette il cuore in pace che per la nostra "Monicona" speranze di riscatto artistico ne vedo poche all'orizzonte e dunque è il caso di rassegnarsi. Ma c'è anche chi, in nome della sua giunonica bellezza, le perdona tutto, anche quello che fa in questo film: cioè sciorinare colorite espressioni in dialetto partenopeo, con esiti indescrivibili. Quanto ai due protagonisti, Owen è a suo agio nel ruolo di un vero-duro-ma-con-l'anima, che raccoglie e rilancia la sfida del rivale Giamatti, la cui crudeltà è talmente estrema e totalizzante da farne una macchietta esilarante. C'è una scena (forse anche eccessiva nel cattivo gusto) in cui lui freme di piacere accarezzando il seno di una donna morta e lì esprime con gli occhi una perversione notevole: chi l'avrebbe mai detto del buon Paul Giamatti, vero?? Il tutto, dunque, è ampiamente digeribile, data la breve durata di appena 86 minuti: insomma, per chi lo saprà apprezzare, un vortice di sparatorie e inseguimenti che ti stordisce appagando la tua voglia di evasione, senza la minima pretesa autoriale. La colonna sonora per un action-movie che è quasi un fumetto non poteva essere altro che una valanga di hard rock classico e rintronante, dagli Ac/Dc ai Motorhead. Un delirante e surreale cocktail di azione violenta ed umorismo che tutto sommato funziona e regge bene anche in rapporto alla breve durata della pellicola. A patto di sorvolare sulla Bellucci, il divertimento c'è. A parte il fatto che ascoltare Super Monica che pronuncia frasi napoletane però con inflessione umbra è una di quelle esperienze che ti cambiano la vita...Non è mancato poi chi ha creduto di ravvisare nel film un atto d'accusa verso l'America e verso lo sconsiderato uso delle armi che là viene praticato, ma quest'ultima opinione la riporto così come l'ho letta, può anche essere ma non ne sono così sicuro. (PS:) Mi sa che Giuliano Ferrara non ha saputo di "Shoot 'em up", sennò lo avrebbe già utilizzato (la scena iniziale) come supporto alle sue tesi nei suoi comizi, così come ha fatto disinvoltamente con "Juno". E giu' altre uova e pomodori.
Voto: 7 +

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