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Shine a Light

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Shine a Light

di bradipo68
8 stelle

La filosofia del rock'n'roll a favore di camera.Questo film non vuole essere solo agiografia,una sterile rivisitazione della storia degli Stones,vuole essere qualcosa di più.Scorsese già abituato a film di questo genere dà l'impressione di cercare di capire le ragioni del loro successo,sfronda tutti i loro eccessi ben conosciuti agli estimatori e ci propone del gustosissimo materiale d'epoca inframezzato alle riprese del concerto in cui i singoli membri degli Stones parlano del loro presente e del loro futuro,Mick Jagger si dimostra quasi un profeta ,rispondendo a una domanda dice che non ci saranno problemi a calcare un palco a sessanta anni.Ecco,questo sembra chiedersi Scorsese.Ma perchè questi signori invece di stare a casa con i nipotini(i figli sono già grandi ormai) continuano imperterriti a girare il mondo facendo concerti e sfornando dischi?E'la passione del rock.Non semplice ritorno economico,ma una passione che divora l'anima.Sono passati più di 40 anni ma la passione è sempre la stessa.Guai a considerarli dei dinosauri del rock,ancora hanno tanto da dire e da dare al mondo dello show biz.Gli anni sono passati impietosi sui loro volti eppure loro sono sempre lì a nascondere gli acciacchi che sicuramente avranno e a godersi i frutti di una carriera straordinaria che li ha visti prevalere su ogni moda musicale.Mick Jagger ,un fascio di nervi,una voce non educata,anche piuttosto sgraziata in certi frangenti è un catalizzatore di attenzioni da parte del pubblico,lui continua a saltare a dimenarsi,a ballare,correre come se il suo orologio biologico si fosse fermato a molti anni fa.Keith Richards ,quello su cui il tempo ha lasciato i segni più evidenti a causa di eccessi di droghe ben noti sembra ancora divertirsi un mondo a fumare a macinare riff con la sua moltituidne di chitarre elettriche(davvero una bella collezione) e a gettare plettri al pubblico.Ron Wood sembra quasi estranearsi dal mondo che lo circonda quando suona,sembra abitare su un pianeta in cui gli unici abitanti sono lui e la sua chitarra,Charlie Watts col suo modo retrò di tenere le bacchette ,col suo modo di suonare la batteria senza tanti fronzoli sembra essere l'unico che si chiede che cosa stia facendo,come mai è lì a suonare davanti a un pubblico festante invece di starsene a casa con la sua famiglia.Vedendo le interviste e i vari backstage(il saluto di Clinton per esempio)ci si stupiscono per i loro modi gentili ,flemmatici tipicamente british.Un bel contrasto con quello che combineranno sul palco di lì a poco.Le canzoni più importanti ci sono tutte,una selezione completa tra il loro repertorio sterminato non era facile ma la scaletta del concerto è di quelle che non si dimenticano assai facilmente.Infine un complimento al lavoro di Scorsese,fine tessitore che non ha paura a mettere davanti alla telecamera i problemi che può riservare il suo lavoro....

Su Kimberly Magness

ok

Su Rebecca Merle

ok

Su Bill Clinton

nei panni di se stesso

Su Jack White

ok

Su Christina Aguilera

esplosiva

Su Martin Scorsese

a suo agio anche davanti alla telecamera

Su Charlie Watts

ok

Su Ron Wood

ok

Su Keith Richards

ok

Su Mick Jagger

ok

Su Martin Scorsese

ottima regia aiutato da un notevole numero di telecamere

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