Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
Non sono affatto d'accordo con le opinioni negative rilasciate su questo film...
"I Vicerè" (che, come ricordato nella didascalia iniziale è solo "liberamente ispirato" al capolavoro di De Roberto) è un film che nella sua asciuttezza e nella determinazione con cui procede ( televisiva? perchè no? ma nel senso buono s'intende..) centra il bersaglio regalando allo spettatore infiniti spunti di riflessione su come eravamo e siamo ancora oggi.
Quell'Italia che aspetta ancora i suoi italiani è perfettamente rappresentata in tutti i personaggi del racconto ed è presente (questa sì è abilità registica)anche in quelli appena accennati.
Ognuno di loro restituisce un indizio, un frammento, un' immagine di quello che siamo e che ci ostiniamo a negare ancora: un paese che solo nel trasformismo, nell'ambiguità e nel qualunquismo ha saputo mascherare la propria incapacità di mantenere un'identità autentica.
O è forse questa la sua sola identità possibile?
Buzzanca è grandioso (ignorarlo ai David sarebbe vergognoso), Preziosi un attore che non ti aspetti e tutto l'apparato visivo di contorno è da produzione di serie A.
Certo non mancano cedimenti al (foto)romanzo e spesso si avverte quà e là un senso di moltitudine (di eventi)compressa, ma la storia procede spedita e accattivante (ottimo il montaggio)e a fine visione resta la voglia di andare a riscoprire, per chi non lo conoscesse, questo romanzo a lungo censurato per la sua audacia e cattiveria (in realtà è solo una fotografia).
Una visione intelligente da cogliere senza troppi pregiudizi cinefili o azzardati accostamenti con Visconti o Scorsese.
Il nostro cinema è troppo agonizzante per non avere bisogno di prodotti intelligenti come questo...
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