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I Fantastici 4 e Silver Surfer

Regia di Tim Story vedi scheda film

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La recensione su I Fantastici 4 e Silver Surfer

di FilmTv Rivista
6 stelle

I Fantastici 4 (Mr. fantastic, la Donna invisibile, la Cosa e la Torcia) vorrebbero una vita normale, ma vi pare possibile? eppure, ci provano. Ben (la cosa) ama Alicia, Reed e sue cercano di sposarsi, solo Johnny (quello de fuego) prende sul serio il proprio ruolo e si fa sponsorizzare come un pilota di F1. Mentre si fanno i fatti loro, una terribile minaccia dallo spazio incombe. Silver Surfer, araldo stellare, giunge dalle nostre parti per saggiare il grado di bontà della Terra, dato che il suo padrone, Galactus, divora mondi. Come se non bastasse, pure il Dottor Destino ci mette lo zampino. Sospiro di sollievo: il sequel dei Fantastici 4 non è male. Dura poco, sviluppa abbastanza bene il personaggio di Silver Surfer (ma si poteva fare di più, date le potenzialità...) e recupera Johnny al ruolo che gli compete, dopo che nel primo film pareva lo scemo della compagnia. Effetti speciali non troppo ingombranti (la resa dell'araldo, sorprendentemente interpretato dal mimo Doug Jones, è molto interessante) e scene d'azione veloci e strabilianti quanto basta. Quasi il format perfetto del cosiddetto "fumettone". C'è pure un sorprendente atto di coraggio, quando Silver Surfer viene imprigionato in una Guantanamo nei ghiacci e torturato come un qualunque terrorista. La Torcia, poi, si permette pure di sfottere i marines... Che l'aria stia cambiando, negli States? Dove I Fantastici 4 e Silver Surfer funziona meno è nella sceneggiatura, che a volte sembra non sapere bene quale strada prendere. Era così necessario far tornare il Dottor Destino? Perché non andare fino in fondo con Galactus? (Piangano i fan del fumetto: non lo si vede nella versione mascellona di Jack Kirby). Perché sacrificare così tanto la figura della Cosa, ridotta quasi a comprimario? Sottigliezze. Per un pubblico dai 14 anni in giù il film funziona egregiamente.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 25 del 2007

Autore: Mauro Gervasini

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