Regia di Gabor Csupo vedi scheda film
"Un ponte per Terabithia" diretto
da Gabor Csupo,devo dire che non mi è piaciuto.
La storia tratta di un ragazzino introverso
chiamato Jesse,che ama dipingere ma rimane
incompreso sia per i suoi familiari sia per i suoi
compagni di scuola,che lo prendono in giro e lo trattano
male.
Ma un giorno a scuola arriva Leslie,che vuole fare
amicizia con lui e grazie alla sua creatività
scopre un mondo magico chiamato Terabithia.
Cominciamo a dire che il Film non è proprio
un Fantasy puro come:"Le cronache di Narnia",
ma un prodotto per ragazzi soltanto a tratti
Fantasy,perciò il Trailer è ingannevole.
Comunque a parte questo il Film parte
bene,perché è buona la scelta di far
vedere con gli occhi di Jasse tutto
quello che gli succede intorno,
con nessuno che lo capisce e
lo comprendono in pochi.
Perciò si accorge di quello che le sue sorelle
non vedono tipo ad esempio i conti che
fanno il padre e la madre per arrivare a
fine mese.
Poi un giorno conosce Leslie Burke,
una nuova compagna di scuola che lo
fa diventare più estroverso e gli fa
vivere un mondo da favola.
Il Film fino a questo punto regge,
anche se con i rapporti personali dei personaggi,
tipo con la famiglia,cadono spesso nella
banalità ma anche nel rapporto tra lui e
Leslie.
Però le riesce con delle buone scelte,
peccato che è solo un illusione.
Il Regista ci fa assaporare a sprazzi
il Fantasy,però le asseconda in un modo
giusto con quello che accade a scuola,
e fino a questo punto è gradevole.
Ma a un certo punto il Film devia da
un altra parte che non ti aspetti,
e va a cadere nella malassa,nello
zuccheroso e nel patetico,
insomma come la chiamo io il
"Provincialismo U.S.A.".
Si mette addirittura a citare la bibbia
a sproposito e cerca di tutto per commuovere
lo spettatore,invece non si accorge
che ti fa vomitare per questo eccesso.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori soprattutto i due ragazzini
Josh Hutcherson e AnnaSophia Robb,
ma è quest'ultima a rimanerti impressa
per il modo che sta con disinvoltura
davanti alla macchina da presa avendo
solo 13 anni,sicuramente una da tenere
d'occhio.
In conclusione un Film mediocre,
che ha l'aria dell'occasione mancata,
perché preso da un romanzo del 1977
di Katherine Paterson,e adattato
nei giorni nostri,si ha la sensazione
che non viene messo sul grande schermo
in un modo adeguato,puntando bene con
la fantasia,anche se gli effetti
speciali non sono fatti benissimo,
e tenendoli tutti alla conclusione,
ma finendo nel patetico clamoroso,
deragliando nella seconda parte del Film
diventando:
"Il Festival del patetico e della banalità".
Il mio voto: 5.
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