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Intrigo internazionale

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Intrigo internazionale

di luabusivo
10 stelle

NORTH BY NORTWEST (1959) di Alfred Hitchcock . Rifletto su quante volte ho già visto questo film. Ci penso e ci ripenso. Forse dieci o dodici. Ma l'attesa spasmodica per INTRIGO INTERNAZIONALE non si attenua. E anche questa sera decido di piazzarmi comodo sul divano, per assistere alle peripezie di Roger Tornhill (Cary Grant). Gli ingredienti fondamentali del grande Hitch, sono tutti presenti in questo thriller dai toni sarcastici: lo scambio di identità, l'evoluzione eroica delle persone comuni, i dialoghi ironici nelle situazioni intricate, la donna amata condivisa con il cattivo, l'equivoco che danneggia gli innocenti e la doppia identità del perbenismo. << non vorrete mica uccidere mio figlio!>> esclama laconicamente ai due killer, la signora Clara Tornhill (J.R. Landis), madre di Roger, creando un momento di ilarità in una sequenza di assoluta tensione. La pellicola e' un crescendo di frame drammatici, stemperati da battute apparentemente fuori tempo: una scelta stilistica vincente, già collaudata con La Finestra sul Cortile (1954) e Caccia al Ladro (1955). Intrigo Internazionale rappresenta l'apice, nella produzione del grande Maestro Inglese, del poliziesco con toni da commedia, una commistione di generi riuscita solo a pochi altri autori. Il pantano in cui finisce l'ingenuo Roger Tornhill e' infernale, rischia la vita in diverse situazioni, ma la scrittura salace, le riprese mai compiacenti del regista e l'interpretazione asciutta dell'impeccabile Cary Grant, risolvono situazioni che appaiono definitive. << che strano stan spargendo insetticidi su dei campi incolti>> , la frase prelude all'inseguimento mozzafiato, del biplano assassino, nel deserto assolato : una location assolutamente atipica per una scena piena di suspence. Eppure funziona, maledizione se funziona. Consente a Tornhill di divenire consapevolmente George Kaplan, l'entita' misteriosa che lo ha ficcato in tutto questo pasticcio. Ma che gli ha anche permesso di incontrare la femme fatale Eva Kendall (Eva Marie Saint) << dimmi ? come fa una donna come te a diventare come te?!?>> domanda Tornhill, che oramai veste sempre di più i panni di Kaplan. Ma Eva e' legata a Philip Vandamm (James Mason), oscuro faccendiere dalla faccia pulita e ad accordi intrapresi, a cui Torrnhill non vuole sottostia. << ma il signor Roger era nella sua stanza ? >> domanda il perfido Leonard (Martin Landau)per irritare il suo capo Vandamm << certo! oramai è' un luogo pubblico!>> replica Cary Grant : battuta felicissima, che mostra la grazia e la profondità di una scrittura , che usa la penna in punta di spada. Il tragico finale appare oramai imminente. I Monti Rushmore, la fuga disperata , i tacchetti cedevoli di Eva e l'ultima cattiveria di Leonard: quindi il colpo di pistola risolutore e di seguito le parole in piano panoramico <<non è carino usare pallottole vere>> , che  concludono in maniera brillante un momento altamente  drammatico. Le stesse parole, servono a ricordarci, quanto le pallottole finte hanno influito in questa storia. Così come finte sono gran parte delle identità , degli affetti, degli interessi economici e dei ruoli ricoperti dai personaggi, che hanno complicato la vita ad un semplice pubblicitario Newyorkese. Il grande Hitch ci invita a diffidare delle apparenze e a non sottovalutare le risorse del cosiddetto uomo comune. Cary Grant, incarna alla perfezione i pensieri del Maestro del brivido: aitante e seducente, loquace e guascone ma al tempo stesso ingenuo e intraprendente, ma sempre elegante. Come elegante e' lo stile di Sir Alfred, che in questo film sciorina letteralmente una lezione di cinematografia, fatta di campi e controcampi misurati, soggettive e oggettive ottiche rivedute con montaggio alternato, riprese in teatro di posa sapientemente miscelate con gli esterni: una cura maniacale del particolare. Nel famoso libro intervista di Francois Truffaut, Hitch racconta come " rubò gli interni" delle Nazioni Unite: con un amico fotografo si finse visitatore e fotografò la sala d'attesa dei delegati. Il tutto fu ricostruito minuziosamente in teatro, per girare l'accoltellamento "involontario", che proietterà il mite Roger Tornhill in un girone infernale. Infine voglio dedicare le ultime righe, all'antagonista nella vicenda, il signor Philip Vandamm, splendidamente interpretato da James Mason, attore scomparso nel 1984. Glaciale ed enigmatico, misurato ed elegante, spietato e silenzioso, il misterioso uomo d'affari, rappresenta l'altra faccia del grande regista, che viene espressa con maestria dall'attore britannico, fortemente voluto da Hitch. Nel 1962 lo vorrà Stanley KUBRICK per interpretare Humbert Humbert in "Lolita" e nel 1982, sarà Ed Concannon, l'avvocato corrotto ne "Il Verdetto", capolavoro di Sidney LUMET. La drammatica vicenda, recitata a fianco di Paul Newman, gli varrà la terza Nomination all' Oscar. Viva il Cinema. W Alfred Hitchcock .

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