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Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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La recensione su Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

di solerosso82
6 stelle

Terzo film di Martino, ancora più sinistro dei precedenti, con trame sempre più ambigue. La folle schizofrenia che caratterizza il protagonista Oliviero (l'ottimo Pistilli) e sua moglie (Anita Strindberg) è portata agli estremi limiti: predomina nel film un'atmosfera austera e cruda, che crea un senso di vuoto notevole nello spettatore. Il perverso sadomasochismo, onirico ne ""Lo strano vizio della signora Wardh", qui diventa crudo e reale, per certi versi disturbante, in sublime antitesi con il mistero (il gatto, la casa 'maledetta') e un certo goticismo ispirato invece a "Il gatto nero" di Poe. Le musiche di Nicolai si fanno più ossessive, a enfatizzare l'instabilità dei personaggi.
Il titolo è una citazione de "Lo strano vizio della signora Wardh".

Su Ivan Rassimov

Questa volta abbandona momentaneamente i panni dell'assassino: il suo volto, però, con quegli occhi di giaccio, non è mai nulla di rassicurante.

Su Luigi Pistilli

Ottimo protagonista, spodesta finalmente il mediocre George Hilton (questa volta assente).

Su Anita Strindberg

Brava, offre un personaggio ambiguo e poco rassicurante.

Su Edwige Fenech

Una delle sue prove migliori.

Su Sergio Martino

Ritorna su un thriller dalla struttura per certi versi più classica, arricchito però di ingegnose invenzioni.

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