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Il mare

Regia di Giuseppe Patroni Griffi vedi scheda film

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La recensione su Il mare

di mm40
4 stelle

Capri. Sull'isola semideserta, in pieno inverno, vaga un attore in crisi sentimentale. Le uniche due presenze vive del luogo sono un giovane pederasta alcolizzato e una bella donna sfuggente.

 

Giuseppe Patroni Griffi, classe 1921, ormai maturo sia anagraficamente che artisticamente, debutta dietro la macchina da presa con questo film: Il mare. Siamo nel 1962 e il Nostro ha già firmato una manciata di sceneggiature, anche per opere di importanza minore, soffocando però le velleità autoriali che in futuro gli verranno ampiamente riconosciute; come debutto, Il mare ci parla di un cineasta tecnicamente formato, ma privo di personalità o quasi. Perchè la pellicola non fa altro che riecheggiare e scimmiottare l'Antonioni dell'incomunicabilità, dicendo ciò che già è stato detto e con parole magari non brutte o sbagliate, ma senz'altro peggiori di quelle del Maestro ferrarese. Tanto per non correre il rischio che tale stretta, artificiosa parentela passi inosservata, ecco l'ambientazione marittima che richiama L'avventura (1960) e perfino la colonna sonora dello stesso autore, Giovanni Fusco, che utilizza temi e sonorità largamente simili; last but least, le atmosfere languide, i dialoghi rarefatti e un certo snobismo intellettuale di fondo che non sono indubbiamente farina del sacco di Patroni Griffi. Il pericolo principale che l'opera corre è quello di essere svalutata proprio a causa di queste sue palesi connessioni, di questi forzati richiami; al di là di tale superficie - comunque spessa - c'è però un lavoro dalla messa in scena ordinata e con degli argomenti, per quanto non alla portata del grande pubblico (da apprezzare, per es., la scelta di sviscerare in maniera esplicita l'omosessualità di uno dei protagonisti). Interpreti tutti al posto giusto: Françoise Prevost, Umberto Orsini e Dino Mele costituiscono il triangolo centrale della pellicola. Sceneggiatura del regista, con la collaborazione di Alfio Valdarnini. Nel 1969 l'opera seconda per GPG: Metti, una sera a cena. 4/10.

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