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La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler

Regia di Oliver Hirschbiegel vedi scheda film

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La recensione su La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler

di tobanis
8 stelle

Un gran bel film, ora pure più necessario.

Sistemando i film più vecchi che mi mancano da vedere (quelli deegli anni Duemila, e ovviamente tra quelli che mi interessano), questo era il più vecchio. E mi è sembrato il momento di vederlo, ora che il vecchio Adolf si è reincarnato in quel coglione di Vladimir. E i parallelismi sono tanti. Anche qua, Adolfo totalmente avulso dalla realtà, con lampi di raziocinio e momenti in cui parla di piani, di armate, di controffensiva…con i Russi a poche centinaia di metri dal suo bunker – rifugio. Anche qua, circondato da yes-men (alcuni, pochi, fanatici, altri, ancora fedeli, ma una buona metà ben consapevole della pazzia del loro leader). Tutta gente che non ha il coraggio di dirgli che è matto, non solo, neanche di dirgli che i patetici ordini che ancora dà sono senza senso, senza possibile attuazione. Come Putin, ha intorno gente che si guardano tra loro, incapaci di dirgli il vero e alla fine ognuno cerca di fare la fine meno ingloriosa impossibile, se non proprio scappare col bottino o trattare la resa. Speriamo, almeno.

Il film è molto bello, visto dal punto di vista della segretaria personale del Baffetto, che pure ricorda i momenti normali del matto, o quelli in cui, lucidamente, preparava il suo suicidio, e la crematura del suo corpo, per non dare modo al nemico di fare scempio.

Mi aveva tratto in inganno l’assurdo voto medio di Film Tv, un 4,7 senza senso; sono perfettamente allineato invece all’otto del grande pubblico. Un film fatto benissimo, ben ricostruito, con un Bruno Ganz eccellente e varie scene passate “alla storia”, o quanto meno agli scherzi via Internet, compresa la celebre sfuriata di Adolfo ai suoi generali. Che poi, vecchio Adolfo…morì a 56 anni… seppure a fine corsa ne dimostrasse 70; era messo proprio male. Film consigliatissimo, da cui è difficile staccarsi, malgrado le due ore abbondanti di durata. Il film andò bene al botteghino; partecipò al tempo alla serata degli Oscar ma gli venne preferito Mare dentro.

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