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Il gioco dell'impiccato

Regia di Ken Girotti vedi scheda film

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La recensione su Il gioco dell'impiccato

di Furetto60
5 stelle

Poliziesco, non memorabile, ma tutto sommato gurdabile

Un serial killer tra i più pericolosi della zona, vista l’efferatezza dei suoi delitti, incomincia a compiere una serie di omicidi basandosi su un “leitmotiv” davvero inquietante:un rompicapo che segue le regole del gioco dell’impiccato,  divertente passatempo adolescenziale, che qualcuno della mia età ricorda senz’altro. Un vecchio detective in pensione, Ray Archer alias  Al Pacino, scafato ed esperto, richiamato sul campo dal suo amico e collega Will Ruiney a sua volta specialista di profili criminali, affiancati, da una giornalista premio Pulitzer, assai affascinante e ambiziosa, Christe Davies, formano la squadra messa su, allo scopo di compiere indagini utili a cercare di individuare e catturare questo spietato assassino, che sta seminando, con precisa cadenza quotidiana, morti fantasiose sul suo cammino. Tuttavia il gruppo di lavoro non ha carta bianca, ma deve sottostare alle rigide direttive del loro capitano di polizia, una donna dura e intransigente, l’arcigna ma sexy Watson, che mal tollera la presenza di una giornalista durante lo svolgimento delle indagini. A mano a mano che la vicenda si snoda, si intuisce che l’assassino si sta divertendo con loro, come il gatto col topo, prevede tutte le loro mosse e le anticipa sistematicamente, prendendosi gioco di loro con delle macabre sorprese, naturalmente come in tutti gialli che si rispettano l’omicida è quello meno sospettato e solo alla fine se ne scoprirà l’identità. Leggo stroncature, senza riserve, soprattutto ai danni di Al Pacino la cui recitazione, qualche critico giudica addirittura imbarazzante. Sinceramente, non condivido questi giudizi cosi aspri.Certo l’attore è invecchiato, ingrassato e forse anche stanco, ma se la cava comunque bene, poi pur ravvisando i tanti difetti rilevati in questo poliziesco e constatandone tutti i suoi limiti, in particolare la regia un po’ approssimativa e una fotografia non di grande qualità, devo anche dire però che la storia, si segue con piacere e ci sono dei buoni momenti di suspense. Certo non è un film che si ricorda, ma tutto sommato è guardabile

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