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Sogni d'oro

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sogni d'oro

di claudio1959
6 stelle

Il terzo film di Nanni Moretti, film surreale non omogeneo, ma geniale e da riscoprire.

Fotinì Peluso, Sergio Albelli, Laura Morante

Il colibrì (2022): Fotinì Peluso, Sergio Albelli, Laura Morante

Nanni Moretti

Il sol dell'avvenire (2023): Nanni Moretti

Sogni d’oro Italia 1981 la trama: Michele Apicella è una nuova leva del cinema, un regista di Roma che non è soddisfatto del suo lavoro, perché ha la percezione di non essere compreso. Si accinge a girare gli ultimi ciak del suo terzo film, dopo “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”, che riguarda la vita di Sigmund Freud. Michele Apicella è supportato da due fratelli arrivati a Roma dalla provincia, che si offrono a lui come assistenti, per cominciare a fare esperienza. Mentre il regista gira faticosamente il suo film, la sua scarsa tranquillità emotiva lo traporta in un mondo di incubi notturni e sogni, nei quali insegue una ragazza affascinante di nome Silvia interpretata da Laura Morante e sempre più coinvolto nella sua insicurezza e gelosia, alla fine si trasforma in “un lupo mannaro.......a Roma”. La recensione: Sogni d’oro terzo film di Nanni Moretti è un film discusso e discutibile di non facile lettura e decifrazione, venato di surrealismo e pessimismo cosmico, un film chiaramente intellettuale, un film grottesco e visionario, come gran parte del cinema di Moretti e sicuramente non conformista. Un film autobiografico con le note nevrosi ed insofferenze ben note del geniale regista e produttore romano. Sogni d’oro fa parte del trittico cosiddetto della nevrosi iniziato nel 1976 con “Io sono un autarchico” e proseguito con il più riuscito ed iconico “Ecce Bombo” del 1978. Sono racchiuse in questi tre film tutte le ossessioni patologiche e le manie del regista interpretato dal suo alter ego Michele Apicella. Uno dei temi centrali del film è anche il rapporto con la madre che lo frena, interpretata da Angela Degli Esposti, oltre alla crisi di ispirazione del suo terzo film. Il film attacca duramente la critica cinematografica e il sottobosco dello spettacolo, un film contro Il pregiudizio intellettuale dei critici schierati e di parte. Va detto inoltre che il film viaggia su tre distinti livelli, i sogni che si tramutano in incubi e la finzione scenica, un effetto giorno alla romana. Il film fu premiato al Festival del cinema di Venezia nel 1981 con il prestigioso Leone d’Argento. E mentre la critica distrugge il film,l’applauso del pubblico di m.ci fa intuire l’errore dei critici incapaci di capire il genio di Michele Apicella. Gustosa nota a margine, un ricordo della mia gioventù: Il corriere d’informazione noto quotidiano del pomeriggio di Milano, scrisse che nel cinema Mediolanum dove era programmata la pellicola uno spettatore dell’ultimo spettacolo, si addormentò in sala e si svegliò a cinema chiuso, dimenticato nella sala buia, notizia vera e ripresa dal giornale. Voto 7 Interpreti e personaggi Nanni Moretti: Michele Apicella Piera Degli Esposti: signora Apicella Dario Cantarelli: critico Nicola Di Pinto: Nicola Alessandro Haber: Gaetano Laura Morante: Silvia Gigio Morra: Gigio Cimino Giampiero Mughini: presentatore Remo Remotti: Sigmund Freud Tatti Sanguineti: aiuto regista Claudio Spadaro: Claudio Sabina Vannucchi: Figlia di Freud

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