Regia di Shekhar Kapur vedi scheda film
L’immensa e ardente distesa del deserto africano. Le giubbe rosse formano un quadrato. Urlando, una decina di ribelli caricano i soldati che attendono silenziosi…poi, all’improvviso, scatta la vera imboscata.
I nemici arrivano, nuovamente, da ogni angolo, sono 10, 100, 1000. sono troppi e sono ovunque. Cambio di inquadratura. La telecamera riprende la scena dall’alto: un piccolo gruppo di inglesi, schierato in perfetto ordine, avvolto dalla polvere e circondato da un caotico sciame di “infedeli” che accorrono portando morte e terrore.
Questa è la sequenza più emozionante del film di Kapur, un’opera avventurosa ed esotica, di grande respiro epico, che intreccia al tema portante delle guerre coloniali, dello scontro Occidente/Oriente, valori come amicizia, amore, coraggio. Tutto viene visto e raccontato attraverso la sguardo triste del giovane Harry, figura controcorrente tormentata dal dubbio a da una paura divorante, che affascina e commuove proprio grazie alle sue debolezze, le debolezze di un uomo come tanti altri, ma, che a differenza di molti, ha il coraggio di ammetterle e, soprattutto, di superarle.
Straordinario! Parte del fascino del film lo si deve proprio alla sua intensa interpretazione. Tutta la seconda parte poggia sulle sue spalle e lui se la cava benissimo, dominando ogni scena.
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