Regia di Steno vedi scheda film
Storia romanzata e dai toni estremamente leggiadri della vita e (soprattutto) delle conquiste galanti del celeberrimo Giacomo Casanova che ha qui il volto di Gabriele Ferzetti. Impressionante la parata di straordinarie bellezze femminili; molto bella la fotografia firmata Mario Bava.
Reduce dal successo di “Un americano a Roma”, Steno sposta il suo obiettivo sul settecento, portando sullo schermo una versione molto romanzata e dai toni estremamente leggiadri della vita del grande seduttore Giacomo Casanova. Il risultato è una commedia non particolarmente brillante ma comunque ragionevolmente gradevole, nella quale spiccano la fotografia firmata Mario Bava con i suoi continui cambi dal colore al seppia e viceversa, a seconda delle necessità della narrazione, e tre o quattro topless integrali che per l'anno 1955 dovevano rappresentare un atto di audacia non da poco (ma mi permetto di sospettare che tali scene erano state epurate dalla versione che circolò nelle sale all'epoca). Discreta la prova di Gabriele Ferzetti nei panni del noto gigolò veneziano, assolutamente impressionante la carrellata di straordinarie bellezze femminili. Dovendone scegliere una su tutte direi senza dubbio la giovanissima Marina Vlady che qui interpreta la sposina in viaggio di nozze e batte persino l'altra (semi) esordiente, la futura bond-girl Ursula Andress. Grossolano l'errore riguardante la taglia di 1000 pesetas che nella primissima scena del film viene messa sulla testa di Casanova: il film è ambientato nel 1760, mentre la peseta è stata introdotta solo sul finire del secolo XIX! Non mi è risultato inoltre chiaro il perché il veneziano Giacomo Casanova risulti qui nato a Napoli!
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