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Il nero

Regia di Giovanni Vento vedi scheda film

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La recensione su Il nero

di mm40
6 stelle

Le speranze, le illusioni, le vicissitudini quotidiane di alcuni 'figli neri della Madonna' napoletani: ragazzi ormai ventenni nati da relazioni tra donne locali e soldati afroamericani durante la seconda guerra mondiale. Silvano ha una relazione con una studentessa nigeriana del conservatorio, Joy, mentre Mario sta con l'aspirante attrice Orchidea. Nel mentre una troupe televisiva sta realizzando un documentario proprio sui figli della Madonna.


Opera unica: Il nero è l'esordio nel lungometraggio di Giovanni Vento, e anche la sua ultima regia di tale tipo. Nel corso degli anni Sessanta Vento, già scrittore e critico cinematografico, ha diretto una dozzina circa di corti focalizzandosi su temi sociali e in particolare sul sud Italia; non sorprende dunque che scelga qui di parlare della condizione dei figli dei soldati afroamericani cresciuti a Napoli nel secondo dopoguerra. Il nero non è un film facile, né più di tanto lineare; lunghe sequenze silenziose o condite da dialoghi non molto efficaci si alternano a momenti più convincenti o quantomeno comprensibili, con l'inclusione della nota metacinematografica della troupe che sta girando, sostanzialmente, proprio Il nero. Intenzioni nobili e persino intuizioni all'avanguardia (si respira in qualche modo l'aria della successiva contestazione giovanile) per un prodotto, sì, rifinito a dovere, ma che non cattura mai gli occhi dello spettatore. Bello il bianco e nero di Aiace Parolin, sottotono invece la colonna sonora firmata da Piero Umiliani; alla sceneggiatura, con il regista, collaborano due nomi prestigiosi: Franco Brocani e Lucio Battistrada. A parte Andrea Checchi e una giovane Orchidea De Santis, tutti gli interpreti sono non professionisti (e non lasciano granché il segno); all'epoca Joy Nwosu era sentimentalmente legata a Vento: questa rimarrà la sua unica presenza nel cinema. Presentato a Berlino, il lavoro scomparirà molto presto nel nulla a causa del fallimento della casa di produzione; rimergerà a sorpresa sul web nel 2020, dopo un accurato restauro. 6/10.

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