Marcello, malgrado le proprie ambizioni di scrittore, si è adattato al ruolo di giornalista mondano. Conosce e frequenta così il mondo dorato che gravita attorno a via Veneto, ne assorbe la mentalità e ne copia i comportamenti. Anche la sua vita sentimentale è sregolata per le avventure occasionali che logorano il suo rapporto con Emma, la donna con cui vive. Nemmeno la tragedia dell'intellettuale Steiner lo scuote.
Note
Fellini confessa la propria crisi (che è la crisi di un'epoca) dando voce al suo fedelissimo alter ego Mastroianni, e guidandolo attraverso l'affresco di una città dipinta con lirico sconforto. Capolavoro.
Un grande film sulle contraddizioni di Marcello, alter ego di Fellini, giornalista curioso e confuso nella capitale in cui tutto sta cambiando forse troppo in fretta.
Con questo insulso e sopravvalutato film inizia la parabola discendente di un geniale autore: inebriato dalle iperboliche lodi di legioni di entusiasti, avrebbe fino alla fine fatto film per sé stesso a suo esclusivo uso e consumo; mai più ci avrebbe regalato capolavori come La Strada, I Vitelloni, Il Bidone.
Fellini ci propone un quadro epocale davvero imprescindibile che racconta magistralmente la crisi del suo tempo (o più esattamente, ne descrive il collasso). Mosso, colorito e appassionate, è un vero e proprio viaggio nel disgustante degrado di una morale in disfacimento che incide in profondità proprio per l’acutezza dell’analisi che offre.
Un gran film nel quale Fellini mette a nudo, grazie a una satira continua e feroce, i vizi di una società corrotta e corruttrice vista attraverso gli occhi del suo alter-ego Marcello.
Sicuramente è colpa mia, ma in alcuni tratti il film è stato uno strazio. Qualcosa mi è rimasto, ma purtroppo ho mancato il bersaglio principale. Al termine della visione ero stranito, benché abbastanza cosciente di cosa visto. Riconosciuto generalmente come capolavoro, umilmente pongo qualche dubbio sulla profondità del messaggio e sul metodo.
Il capolavoro di Federico Fellini. Il ritratto impietoso di una generazione ormai alla fine. Girato in maniera straordinaria con tanti momenti memorabili.
Un film leggermente sopravvalutato.Lo stile è quello tipico del federicone nazionale:flash,sogni,chimere..bravo marcello mastroianni,e una menzione d'onore per anitona ekberg,yvonne furneaux e anouk aimee
Nel 1960 a Cannes Federico Fellini presentò 'La Dolce Vita' in competizione con un altro grande film italiano 'L'Avventura' di Michelangelo Antonioni. Entrambi i film condividevano temi simili, seppure trattati con approcci diversi. L'Avventura vinse il premio della giuria, ma fu letteralmente oscurato da 'La Dolce Vita' che vinse la più prestigiosa Palma d'Oro.
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Fortunatamente il film riesce a riprendersi nella seconda parte poichè la prima, dall'inizio alla sequenza dei bambini che vedono la Madonna, è solamente un dilungarsi troppo (e il dilungarsi accade, comunque, anche nella seconda parte) in situazioni certamente necessarie per lo svilupparsi del film in maniera pesante e logorroica. Tutto quello che questa pellicala vuole esprimere era… leggi tutto
Punto interrogativo. È il primo simbolo che mi è venuto in mente dopo la visione del film, e non è una cosa rassicurante: il mondo, il pubblico, e la critica, lo considerano un capolavoro della cinematografia mondiale, quindi finire di vederlo rimanendo interdetti, è una cosa che fa sentire piccoli piccoli, ma in fondo, che differenza fa? L’obbiettivo di Fellini… leggi tutto
I film della vita, di ogni stagione. Quelli che mi hanno cresciuto, accudito, intrattenuto, spaventato, consolato, divertito, fatto pensare, arrabbiare o innamorare. I film a cui mai rinuncerei e che porterò…
Il 24 settembre del 1970 ci lasciava il grande editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli. Fondatore della Casa Editrice Rizzoli (attualmente… segue
Uno dei caposaldi del cinema italiano (e non solo) che ancora oggi dipinge magnificamente l'atmosfera della vita capitolina di una fetta di viveur, artisti più o meno affermati, paparazzi (il cui termine nacque proprio allora), giornalisti in cerca di scoop ed una nobiltà decaduta che colma il vuoto con feste e ricerca di visibilità. Un grandioso Mastroianni,alter ego…
Il film più famoso di Fellini(soprattutto a livello internazionale, ma stranamente non vinse l'Oscar per il film ma per i costumi)
Film di passaggio dall'Italia anni 50 a quella del boom anni 60.
Ha lasciato nell'immaginario collettivo la figura del "paparazzo"(giornalista d'assalto) e la famosa scena della fontana di trevi con Anita Ekberg.
Ottimo Mastroianni che Fellini scelse al…
1960: rimarginate le ferite dolorose della guerra mondiale, anche in Italia il boom economico è alle porte, insieme all’impetuosa modernizzazione del paese.
La capitale Roma sta cambiando velocemente: le sue periferie si estendono, diventando agglomerati di mostruosi casermoni anonimi, che sorgono come funghi, senza alcun riguardo per l’identità del…
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Commenti (25) vedi tutti
Un magnifico affresco storico, dipinto con eccezionale intelligenza, sensibilità e lucidità.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiho resistito fino a metà film; troppo lungo, sconclusionato, insignificante, decisamente sopravvalutato; voto 2
commento di stokaiserUn grande film sulle contraddizioni di Marcello, alter ego di Fellini, giornalista curioso e confuso nella capitale in cui tutto sta cambiando forse troppo in fretta.
leggi la recensione completa di laulillaGrande film di Fellini
leggi la recensione completa di antonio de curtisFilm probabilmente unico ed irripetibile. Ha ispirato milioni di opere moderne, peraltro diversissime per genere, intenzioni e obiettivi.
leggi la recensione completa di giansnow89Spettacolare e meraviglioso.
commento di FiestaOpera memorabile del "maestro" Fellini
leggi la recensione completa di Furetto60Film datato, anche se a tratti di grande efficacia. Descrive un mondo che non rimpiangiamo, fatto di eccessi e depressione senza idee.
commento di ENNAHCapolavoro assoluto, forse dell'intero cinema italiano. Detto da uno che detesta Fellini. Voto 10.
commento di ezzo24Con questo insulso e sopravvalutato film inizia la parabola discendente di un geniale autore: inebriato dalle iperboliche lodi di legioni di entusiasti, avrebbe fino alla fine fatto film per sé stesso a suo esclusivo uso e consumo; mai più ci avrebbe regalato capolavori come La Strada, I Vitelloni, Il Bidone.
commento di gherritFrenetiche feste e personaggi stravaganti per un affresco preciso e cinico sulla condizione dell'uomo contemporaneo.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioFellini ci propone un quadro epocale davvero imprescindibile che racconta magistralmente la crisi del suo tempo (o più esattamente, ne descrive il collasso). Mosso, colorito e appassionate, è un vero e proprio viaggio nel disgustante degrado di una morale in disfacimento che incide in profondità proprio per l’acutezza dell’analisi che offre.
leggi la recensione completa di spopolaUn gran film nel quale Fellini mette a nudo, grazie a una satira continua e feroce, i vizi di una società corrotta e corruttrice vista attraverso gli occhi del suo alter-ego Marcello.
leggi la recensione completa di marcopolo30Sicuramente è colpa mia, ma in alcuni tratti il film è stato uno strazio. Qualcosa mi è rimasto, ma purtroppo ho mancato il bersaglio principale. Al termine della visione ero stranito, benché abbastanza cosciente di cosa visto. Riconosciuto generalmente come capolavoro, umilmente pongo qualche dubbio sulla profondità del messaggio e sul metodo.
commento di near87Uno dei film più famosi della storia del cinema italiano e mondiale.Capolavoro.
commento di SaintlySinnerIl capolavoro di Federico Fellini. Il ritratto impietoso di una generazione ormai alla fine. Girato in maniera straordinaria con tanti momenti memorabili.
commento di noodles60Sopravvalutato e frainteso, provinciale, "grandeuresco", insipido
commento di BLACKOUTPer carità, bello. Più che dolce sta vita mi pareva amara… Certo che poteva anche durare una buona oretta di meno…
commento di EwanUn film leggermente sopravvalutato.Lo stile è quello tipico del federicone nazionale:flash,sogni,chimere..bravo marcello mastroianni,e una menzione d'onore per anitona ekberg,yvonne furneaux e anouk aimee
commento di Venzino7/8
commento di nico809,5
commento di incallitoSuperbo ritratto di una società in disfacimento. Poetico, affascinante, profondamente disilluso e malinconico. Capolavoro.
commento di valien88…OSSESSIVO…FOLGORANTE…
commento di brandobellissimo stupendo meraviglioso sublime indescrivibile
commento di sarixCon tutto rispetto, ma non mi è piaciuto, troppo pesante e per certi versi…incomprensibile
commento di Dr.Lynch