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Le avventure di Rocky e Bullwinkle

Regia di Des McAnuff vedi scheda film

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La recensione su Le avventure di Rocky e Bullwinkle

di degoffro
6 stelle

Da una celebre serie televisiva che furoreggiò negli Usa dal 1959 al 1964. Protagonisti il dolce e sensibile scoiattolo Rocky e l'alce, goffo e pasticcione, Bullwinkle, sempre impegnati nella lotta per la salvezza del mondo contro il nemico Impavido capo e i suoi collaboratori Boris e Natasha. Prodotto ed interpretato da un Robert De Niro ironico e assai spiritoso, specie quando si autocita, un divertissement semplice e genuino, ingenuo e scanzonato, assurdo ed elementare come i bei cartoni di una volta. Adatto ad un pubblico infantile, il che è un gran pregio, considerato che anche i cartoon Disney oggi sembrano diretti soprattutto ad un pubblico adolescenziale, è un'allegra sarabanda di avventure scatenate e spesso al limite del ridicolo, volutamente sopra le righe ed esagerate, ma in fondo piacevoli e rilassanti, quasi fuori moda e fuori dal tempo. Ricco di camei prestigiosi e impagabili da John Goodman nei panni di un poliziotto, a Billy Cristal in quelli di un venditore di materassi, fino a Woophy Goldberg nei panni di un giudice, fan sfegatato di Rocky e Bullwinkle, è interpretato anche dai brillanti e spassosi Rene Russo e Jason Alexander (sono Natasha e Boris, i bracci destri disastrosi di Impavido capo, a cui si devono i momenti più esilaranti ed irresistibili con i loro ripetuti e fallimentari tentativi di liberarsi dei due eroi protagonisti) oltre che dall'ex ragazza del Coyote Ugly Piper Perabo. Sceneggiato da Kenneth Lonergan, attraverso l'idea della rozza e becera tv che zombifica il pubblico, colpo di genio di Impavido Capo per dominare l'America, il film lancia frecciate velenose e pungenti contro una televisione priva di idee e soporifera, capace ormai solo di addormentare e ipnotizzare il pubblico attraverso programmi deficienti e volgari: uno sguardo tutt'altro che infantile e scontato sulla triste condizione dello spettatore medio. Ed infatti l'immagine del pubblico completamente imbesuito ed incantato di fronte alla tv non è certo cartoonesca ma purtroppo molto, molto reale.
Voto: 6/7

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