Regia di Ti West vedi scheda film
Il prequel di "X - A Sexy Horror Story", basato prevalentemente sull'emozionante interpretazione di Mia Goth, racconta una straziante storia di follia, al 100% femminile, durante il terribile periodo della prima guerra mondiale. Sorprendente horror psicologico, che sarà seguito da un terzo capitolo ("MaXXXine") tuttora in produzione.
Texas, 1918. Pearl (Mia Goth) vive in una enorme fattoria, assieme a una madre autoritaria e religiosa, dovendo accudire un padre infermo e bisognoso di costante assistenza. Suo marito, Howard, è in guerra e di lui, da tempo, non riceve più notizie. Appassionata di danza, fantastica sulle attrici del cinema, sperando un giorno di riuscire a entrare a far parte di quel mondo. Ha un rapporto piuttosto strano con gli animali, in particolare non disdegna di uccidere oche da dare in pasto a un alligatore, al quale ha dato nome Theda. In un cinema conosce Johnny (David Corenswet), un proiezionista senza fissa dimora che, privatamente, le fa assistere a un'insolita pellicola francese nella quale un uomo, dopo aver dato un passaggio in automobile a due ragazze, si ferma in prossimità di un prato per fare sesso [1]. Una vita squallida la sua, dalla quale spera di emergere e visitare l'Europa quando, su suggerimento della cognata Mitsy (Emma Jenkins-Purro), decide di partecipare ad un'audizione per la selezione di una ballerina.
"Ti prego, Signore, fammi diventare la più grande star che il mondo abbia mai conosciuto, così posso andare lontano da questo posto..."
(Pearl)
Pensato, scritto e girato contemporaneamente a X - A Sexy Horror Story, Pearl racconta, in maniera totalmente differente rispetto al primo film, la genesi criminale della protagonista, una strepitosa Mia Goth (per la prima volta, anche coinvolta nei ruoli di sceneggiatrice e in produttrice). Girato in un eccezionale Technicolor, opera di Eliot Rocket, è un horror psicologico con poche e veloci concessioni allo splatter, molto curato nei testi e sostenuto sostanzialmente dalla notevole interpretazione della protagonista, dalla dinamica regia e da un montaggio perfetto, con ponderato ed efficace uso dello splitscreen (riservato alle dure e sanguinarie sequenze dell'excipit). West realizza un'opera brillante, angosciante, pessimista e tragica più che spaventosa, con rimandi anche a terribili "corsi e ricorsi storici" (la grande influenza spagnola, piaga virale che ha provocato il decesso, tra il 1918 e il 1920, di decine e decine di milioni di persone nel mondo). Secondo tassello di una notevole trilogia (il terzo capitolo, MaXXXine, ambientato negli anni Ottanta, tornerà a porre l'attenzione sulla protagonista di X - A Sexy Horror Story), targato A24 ma ben differente comunque dalla media, in genere snob e autoriale, che tale targa di "prestigio" mediamente rappresenta. Atteso dal pubblico, premiato dalla critica, ma senza particolari exploit al botteghino, anche a causa di una distribuzione tuttora limitata: pur essendo andato bene, si ferma infatti a "soli" 9.000.000 di dollari d'incasso (considerando il 16 settembre come data del primo rilascio).
Curiosità [2]
Uno dei manifesti, posizionati fuori dalla sala cinematografica frequentata da Pearl, è quello del film Cleopatra (J. Gordon Edwards, 1917) con Theda Bara - pseudonimo e anagramma di "Arab Death" ("morte araba") - all'anagrafe Theodosia Burr Goodman, attrice statunitense nota per aver dato origine, con le sue interpretazioni di donna aggressiva e fatale, al termine "vamp" (La vampira, 1915). Non a caso, Pearl ha attribuito lo stesso nome al coccodrillo che alimenta con cura: Theda.
Tandi Wright, che nel film interpreta la madre di Pearl, ha operato dietro le quinte in X - A Sexy Horror Story (2022). Gli è stato infatti offerto il ruolo di Ruth mentre le riprese del primo film stavano per concludersi. Secondo Ti West, l'attrice ha imparato il tedesco (richiesto dal ruolo) molto in fretta.
Per prepararsi al tono di questo film, il regista/co-sceneggiatore Ti West ha suggerito a Mia Goth di guardare Che fine ha fatto Baby Jane? (Robert Aldrich, 1962) e Il mago di Oz (Victor Fleming e George Cukor, 1939).
Il lungo, straziante, sorriso squilibrato di Pearl, che si sviluppa sui titoli di coda, non era stato pianificato. Durante la ripresa, Ti West è rimasto affascinato dalla potente espressione di Mia Goth, continuando a riprenderla. Il sorriso sforzato di Mia Goth si fa sempre più teso, una lacrima le scende sul viso e scuote persino la testa, impaziente, mentre aspetta che il regista si decida a fermare l'azione. I titoli di coda sono diventati una delle scene più snervanti del film.
Citazione
"Vorrei che le cose tornassero com'erano, ma non vedo come potrebbero. Non dopo quello che ho fatto. Oh, Howard, capisco come tutto debba sembrare (...) La verità è che non sono una brava persona. Sono anche stata incinta del tuo bambino. (....) Non ho mai voluto essere una madre, detestavo la sensazione che crescesse dentro di me. Sembrava una malattia. Tirandomi e succhiandomi come un animale bisognoso in un fienile. Come potrei essere responsabile di un'altra vita? La vita mi terrorizza. È dura, cupa ed estenuante. Ero così sollevata quando è morto. Era un peso in meno, che mi teneva intrappolata qui."
(Pearl)
NOTE
[1] Il film mostrato a Pearl è un hard primordiale, forse girato in occasione di un addio al celibato, dal titolo Free Ride (1915). La produzione della pellicola è al centro di svariati dibattiti. Dopo essere stato scoperto negli anni '70, a un certo punto è stato venduto da un losco distributore come hardcore. Uno storico del cinema muto, Kevin Brownlow, ha ipotizzato che possa essere stato realizzato all'inizio degli anni '20.
[2] Parzialmente dall'Imdb.
"La Fama di cui Virgilio, nell'Eneide, celebrò lo smisurato potere è anche la più inaffidabile ed iniqua delle dee, più della stessa fortuna; gli uomini che godono dei suoi favori sono come gli insetti, che volano di notte intorno ad una lanterna, inebriandosi della sua luce. Si sentono splendidi, e in quel momento effettivamente lo sono, ma il loro trionfo dura pochissimo e non lascia tracce. Che memoria può avere la notte dei suoi insetti? E che memoria può avere il tempo degli uomini che lo fanno esistere senza la scrittura?"
(Sebastiano Vassalli)
Trailer
F.P. 30/10/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 102'10") / Date del rilascio: USA e Canada, 16/09/2022; Egitto, 11/10/2022
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