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Il ragazzo e l'airone

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su Il ragazzo e l'airone

di port cros
8 stelle

Una magnifica summa dello stile e delle tematiche del maestro dell'animazione giapponese, visivamente strabiliante e tecnicamente perfetta nella creazione di dimensioni fantastiche indimenticabili, la cui innegabile potenza visionaria è appesantita nella seconda parte da un struttura narrativa tortuosa e caotica. Voto: 7,5 su 10

 

scena

Il ragazzo e l'airone (2023): scena

 

Tokyo è colpita dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e, dopo la morte della madre nell'incendio dell'ospedale dove lavorava, il dodicenne Mahito viene portato dal padre in campagna, presso la sorella della defunta, che intende prenderne il posto come moglie e madre. Il ragazzo, seppur accudito da sette amorevoli buffe vecchine, è ossessionato da un irritante airone cinerino che svolazza intorno alla casa e nello stagno prospiciente ed è tormentato dalla nostalgia della mamma e dalle difficoltà di inserimento nel nuovo ambiente, al punto di arrivare a compiere atti di autolesionismo dandosi una pietrata in testa di ritorno da scuola. L'improvvisa scomparsa della zia appare evidentemente legata al mistero di una torre abbandonata, costruita anni prima da un prozio, dove l'infingardo airone cerca insistentemente di attirare Mahito, nonostante gli sforzi delle vecchiette di tenercelo lontano.

 

scena

Il ragazzo e l'airone (2023): scena

 

Il ragazzo viene così condotto dall'airone in viaggio di Alice attraverso la tana del Bianconiglio, che qui trova il suo equivalente nella misteriosa torre-biblioteca, portale su dimensioni parallele popolate da fantasmi e spiriti, dove la realtà è capovolta (i parrocchetti, uccellini mansueti, che cercano di apparire minacciosi con impettite pose marziali e brandendo e affilando coltellacci) e mutevole come in un sogno, e dove la figura della zia scomparsa si soprappone e si confonde con quella della madre e della maga del fuoco Himi, mentre il prozio demiurgo tiene i vari mondi in precario equilibrio. L'elaborazione del lutto del ragazzo orfano si trasfigura in una discesa negli inferi, popolati di anime di defunti e di non-nati, non cupi e ardenti di fiamme, ma apparentemente solari e colorati , allietati da sereni paesaggi marini: tuttavia il pellicano morente definisce quel mondo “questo inferno” e la scritta sulla porta della torre (Fecemi la Divina Potestate ) è una citazione dantesca proprio dall'Inferno.

 

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Il ragazzo e l'airone (2023): scena

 

Hayao Miyazaki rompe l'annunciato ritiro (Si Alza il Vento del 2013 doveva essere il suo ultimo film) per tornare con un'opera maestra dalla lunga gestazione, iniziata nel 2016, e ricca di elementi autobiografici della sua infanzia, come il padre ingegnere aeronautico di aeroplani da guerra e la famiglia costretta a evacuare Tokyo e trasferirsi in campagna per sfuggire ai bombardamenti. Il film è ispirato, ma non è un trasposizione, dal romanzo giapponese del 1937 di Genzaburo Yoshino Kimi-tachi wa d? ikiru ka?che significa E voi come vivrete? , e questo è infatti il titolo nipponico anche della pellicola, dove il romanzo compare come lettura di Mahito durante la convalescenza.

 

 

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Il ragazzo e l'airone (2023): scena

 

 

Anche a ottantadue anni suonati, Miyazaki non ha affatto perso la capacità di coniugare il fiabesco con la riflessione interiore, né si è smorzata la potenza visiva che l'ha reso celebre e scatena ancora una volta una vena immaginifica che non accenna ad esaurirsi, dipingendo sullo schermo atmosfere surreali e costruendo sequenze oniriche in cui è meraviglioso perdersi. Il ritorno dell'autore ci regala nuove trovate fantasiose che arricchiscono la sconfinata galleria della sua carriera, in un alternarsi di novità e di rimandi autocitazionisti all'iconografia dei suoi classici. Lo slanciato airone che nasconde al suo interno un tozzo personaggio che appare dapprima come incongrua dentatura all'interno del becco per poi sgusciare fuori dall'uccello come da una tutina. L'immagine della madre che al tocco di Mahito si scioglie perché fatta d' acqua, beffarda illusione dell'airone. E poi moltitudini di vari animali: le rane che ricoprono completamente Mahito mentre i pesci lo incitano in coro, lo stormo di pellicani che lo spinge contro un cancello, i colorati parrocchetti oversize che marciano in schiere come un esercito, miriadi di bianchi e paffuti warawara che ascendono al cielo.

L'animazione, eseguita ancora con la tecnica artigianale del disegno a mano a cui l'autore è inscindibilmente legato, è tecnicamente perfetta raggiungendo il livello della maestria pittorica. Il quadro d'insieme si compone della meticolosa cura per i minimi dettagli dell'inquadratura animata, come la visione deformata dal calore dell'incendio nelle prime scene, o giardini sul mare che sembrano usciti da quadri impressionisti.

 

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Il ragazzo e l'airone (2023): scena

 

Persa nei meandri di questo labirinto immaginifico, la storia del viaggio di Mahito nella seconda parte accumula tuttavia passaggi contorti e non immediatamente comprensibili, con l'afflato surreale che si esprime in una serie di snodi stridenti, ardui da seguire e dal significato oscuro che appesantiscono la trama proprio verso il finale, che non regala una chiara e soddisfacente soluzione. Forse l'opera necessita di più di una visione per essere pienamente approfondita e compresa nei suoi molteplici livelli di significato, ma al primo approccio ho trovato la struttura narrativa eccessivamente tortuosa e perfino caotica quel “di meno” che mi impedisce di parlare di capolavoro, anche rispetto ad altre opere di impatto più immediato dello stesso autore, come La Città Incantata o La Principessa Mononoke.

 

Ma Il ragazzo e l'airone/E voi come vivrete? è nondimeno e indiscutibilmente una magnifica summa dello stile e delle tematiche del maestro dell'animazione giapponese, che testimonia il livello artistico dove può arrivare la perfezione tecnica al servizio di un'immaginazione strabiliante, e che ancora una volta afferma la potenza visionaria e poetica dell'immagine animata.

 

 

Voto: 7,5 su 10

 

 

 

 

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