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Il ragazzo e l'airone

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su Il ragazzo e l'airone

di diomede917
8 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: IL RAGAZZO E L’AIRONE.

 

Come definire il testamento cinematografico (così hanno detto i più esperti) del maestro Hayao Miyazaki?

Un grande film? Un immenso cartone animato? Oppure quello che in realtà è ossia una magnifica opera d’arte che condensa dentro un pizzico di cinema, una serie di immagini degni della migliore pinacoteca del mondo altro che disegni sono autentici quadri d’autore e per finire tantissima letteratura onirica che omaggia la nostra Divina Commedia con un autentico viaggio parallelo tra mondo dei vivi e mondo dei morti che parte dall’inferno dei nostri demoni interni per risalire verso un Paradiso del “Mondo Bello e Perfetto” unica alternativa alle violenze della vita terrena.

Il Ragazzo e l’Airone è un film ricco di simboli sparsi per tutte le due ore di film (oggettivamente una storia molto impegnativo e difficile per un film d’animazione) che una volta decifrati ci fanno capire la grandezza del dono che ci ha lasciato Hayao Miyazaki.

Il Ragazzo e l’Airone è a tutti gli effetti un film di formazione che vede protagonista Mahito, un ragazzo sconvolto e segnato dalla morte della madre avvenuta durante i bombardamenti della Guerra del Pacifico.

Tre anni dopo l’evento luttuoso e in pieno conflitto, il ragazzo lascia Tokyo con il padre per andare a vivere con la nuova moglie (sorella della madre) in attesa di un bambino che rappresenta la nuova vita dopo un passato di morte (toccante la scena in cui Mahito tocca il ventre della matrigna dove si percepisce una non accettazione dell’andare avanti.

E forse in questo contesto che si percepisce il senso e il valore del libro “E voi come Vivrete?” di Genzaburo Yoshino che è in realtà il titolo originale del film e il dono che la madre morta ha voluto donare al proprio figlio come percorso di crescita futura.

Una domanda che avrà una risposta al termine di questo viaggio tra sonno-Sogno e risveglio.

Mahito ha un totale rifiuto per questa nuova vita e soprattutto per questo nuovo ambiente bucolico in totale contrasto con la bombardata Tokyo. Mahito fa un muro protettivo con la scuola e soprattutto con un ambiente familiare fortemente al femminile dominato da una pletora di stranissime governanti anziane. Un muro così forte fino al limite dell’autolesionismo.

Finché nella vita del ragazzo arriva un airone cenerino, un mix tra il grillo parlante di Pinocchio e un novello Virgilio che condurrà Mahito in un universo parallelo costruito dal prozio dominato da famelici Parucchetti e con un cancello che separa il mondo dei morti dal mondo dei vivi.

Andando alla ricerca della Zia Natsuko, scomparsa nel nulla come ai tempi fece questo prozio pazzerello, Mahito si addentrerà in questa selva oscura (non nel mezzo del cammin della sua vita ma nel mezzo del suo passaggio dall’età infantile all’età adulta). In questo viaggio tra i gironi del suo inferno personale verso quel Paradiso che lo sta attendendo, il ragazzo si imbatterà nella versione giovane sia della Governante Kiriko (quella più vicina ad accudirlo) ma soprattutto di quella che sarà la sua mamma.

In questa specie di sogno ad occhi aperti Mahito dovrà decidere se accettare l’eredità del prozio (vero e proprio Alter-Ego di Miyazaki) e diventare il nuovo capo del mondo sommerso da lui creato oppure accettare di vivere in un mondo imperfetto fatto di sofferenze e dolore e allo stesso tempo accettare se stesso con le proprie imperfezioni perché la vita è bella anche per questo. E comunque vale la pena di essere vissuta.

E dietro questa decisione c’è tutto il senso della risposta alla domanda “E voi come Vivrete?”.

Dopo la visione del Ragazzo e l’Airone, io ho deciso che vivrò molto bene il resto dei miei giorni.

Voto 8

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