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Belli ciao

Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film

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La recensione su Belli ciao

di marcopolo30
2 stelle

Filmetto innocuo di chiara derivazione televisiva che vorrebbe divertire sfruttando la dicotomia nord-sud. Peccato che nel 2022 tali differenze sono ormai solo dei vuoti (nonché abusatissimi) stereotipi che non fanno più ridere nessuno. VOTO: 2

Non vivo ormai in Italia da molti anni e non guardo la TV (né italiana né estera) per cui personaggi venuti fuori dal mondo della televisione nel secolo XXI sono per me dei perfetti sconosciuti. Quelli di maggior successo in genere cercano (e sfortunatamente trovano) poi la via del cinema ed è li che ogni tanto mi capita di fare la loro conoscenza. In questo caso ho fatto la conoscenza di Pio e Amedeo, due comici che immagino saranno strafamosi nei patri confini ma che per me erano fino a ieri due emeriti sconosciuti. Ora, se dovessi giudicarli sulla base di “Belli ciao“ direi che non siamo esattamente di fronte alla reincarnazione di non dico Totò e Peppino, che sarebbe un bestemmione, ma nemmeno di Franco e Ciccio. Gigi e Andrea rende forse meglio l'idea del modesto livello comico sul quale si assestano. Quanto al film, non è altro che una lunga, inutile concatenazione di battutine e situazioni che sfruttano l'ormai abusatissima dicotomia nord-sud, con stereotipi a go-go che solo occasionalmente riescono a strappare un mezzo sorriso (parlare di risate direi che è qui fuori luogo). Va detto che il regista è quel Gennaro Nunziante, colui cioè che diresse i primi lavori di Checco Zalone, e infatti le similitudini con “Cado dalle nubi” abbondano, con la differenza che Zalone, pur con dei limiti, il viaggio sud-nord lo aveva riletto in una chiave inedita e dissacrantemenete divertente, Pio e Amedeo invece restano invece sempre ben al di qua dei limiti del politically correct. E così zero il rischio, zero le risate.

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