Regia di André Cayatte vedi scheda film
Mai subito il fascino dei film di Cayatte, sin da piccolo nei loro passaggi televisivi. Forse mi lasciavo suggestionare troppo negativamente dalle recensioni freddine che leggevo nei libri di cinema eppure anche con la buona volontà di tentare un approccio diretto il coinvolgimento rimaneva sempre circoscritto alla tematica giudiziaria di turno. Quando vidi questo piccolo gioiellino rivalutai le sue abilità di "mise en scene". E' il suo film più riuscito (tra quelli da me visitati), con delle coinvolgenti interpretazioni del mitico Bourvil (grande attore drammatico, famoso da noi soprattutto per le sue commedie con Funes) e della splendida Michele Morgan. Mi rimane il dubbio che Cayatte per una volta si sia lasciato andare, attivando la sua fantasia artistica a disposizione di una storia che, più di altre, era pienamente nelle sue corde (azzardando paragoni, sbagliati o meno, faccio i nomi di Franju e Manuel Mur Oti). E la tensione è qui paradossalmente più presente che in altri suoi film, sempre un po' troppo forzati nel soggetto argomentativo. Specifico Filmico: 7 e 1/2
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