Regia di Ousmane Sembene vedi scheda film
Esordio nel lungometraggio di Ousmane Sembene, padre del cinema dell'Africa nera nonché scrittore e intellettuale impegnato a 360 gradi nella causa contro il neocolonialismo, "La nera di" è un breve film di circa 58 minuti in lingua francese, la cui importanza storica e artistica è comunque notevole. La storia di Diouana, una ragazza di Dakar di misera condizione che viene reclutata da una coppia francese per fare la governante ai propri bambini, ma che viene tenuta in uno stato di isolamento e trattata alla stregua di una schiava, fino ad un epilogo amarissimo, è narrata con un linguaggio spoglio, sobrio, senza concessioni allo spettacolo, ma con una evidente partecipazione emotiva. Girato con un budget sicuramente minimo, "La nera di" è ambientato ad Antibes ma con numerosi flashback a Dakar, in un gioco di incastri sapientemente padroneggiato, e pur con un numero esiguo di set e riprese all'aperto, riesce a conferire eloquenza e credibilità al tema e ai personaggi. Ottima in particolare l'idea figurativa della maschera africana che domina nell'appartamento della coppia francese, e che ritorna nel finale come un grido di rivolta e di riappropriazione delle proprie radici culturali. Forse appena un po' sacrificato in una durata che non permette uno sviluppo più organico del discorso, il film è un'opera prima di spicco che andrebbe vista da un pubblico più largo per una trattazione adulta del tema del Neocolonialismo e dei precari equilibri instauratisi fra i paesi africani sfruttati per secoli come il Senegal e gli sfruttatori che anche qui, come ne "La battaglia di Algeri" di Pontecorvo, sono i francesi. L'attrice Mbissine Therese Diop rende con bravura l'alienazione e la disperazione di Diouana.
Voto 8/10
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