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Prey

Regia di Thomas Sieben vedi scheda film

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La recensione su Prey

di Furetto60
4 stelle

Modesto thriller d'azione.

Per l’addio al celibato del giovane Roman, invece della solita festa, con performance di una qualche spogliarellista, i suoi 4 amici decidono di organizzargli un’escursione nella foresta; mentre vi stanno per addentrarsi, all'improvviso sentono degli spari, pensano si tratti di un colpo sparato per sbaglio da parte di un qualche cacciatore nei paraggi, ma poi arriva una salva di proiettili, che distrugge  il loro suv, insomma pare che i bersagli siano proprio loro, cosi  si rendono conto che la loro vacanza è destinata a trasformarsi in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Roman futuro marito di Lisa, è un ragazzo altruista e generoso, meno Albert suo fratello maggiore, imprenditore di successo, che tiene per le palle il fratellino e per giunta ha una tresca con la cognatina, la futura moglie di Roman, insomma un pessimo soggetto egoista e approfittatore, poi c’è Peter socio di Albert con il quale ha aperto l’azienda; anche se irascibile, è collaborativo e cerca di dare una mano ai compagni; poi c’è l’immancabile amico fifone, che viene preso sistematicamente in giro. In questa pellicola abbiamo una location  incantevole, con i boschi incontaminati della Germania e un assassino armato di fucile, desideroso di far fuori gli sfortunati campeggiatori. Una combinazione poco originale, che infatti non funziona. Prey è un film derivativo, poco avvincente, dove tutto accade senza motivazioni sensate, farcito di cliché e in cui l'identità del villain, con le motivazioni che lo spingono a uccidere, sono del tutto inverosimili. Tuttavia, da un’angolazione  sociologica, è interessante l’osservazione di questo gruppo, che si sfalda progressivamente; di fronte ad un pericolo incombente, non fa squadra, mostrando la cruda realtà di rapporti che sono solo di facciata; i cinque uomini non sono legati da affetto; la loro amicizia è falsa e i rapporti mediati da meschini  giochi di potere.Le divisioni e i contrasti sottotraccia, emergono appena si consapevolizza il pericolo. Il messaggio che probabilmente il regista vuole far passare è che quando l’egoismo e i piccoli interessi di ciascuno prevalgono sul bene collettivo, ci rimettono tutti. Al di là di questa considerazione, c’è ben poco da salvare in questo film veramente modesto

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