Il ritrovamento del cadavere di una quindicenne impiccatasi ad una trave della sua stanza in un paesino del bresciano, innesca una indagine che il solerte e sveglio commissario Silvestri (Claudio Cassinelli) conduce alle costole della tenace sostituto procuratore Vittoria Stori (Giovanna Ralli).
L'inchiesta tirerà fuori uno sconcertante caso di sfruttamento della prostituzione ai danni di minorenni, perpetrato da una organizzazione in grado di infiltrarsi tra le più alte gerarchie del potere, e per questo riuscendo a passare sotto silenzio.
L'indagine, che coinvolgerà anche la figlia di un ispettore di polizia (Mario Adorf), pure lei adescata nell'ambito della scolaresca di un prestigioso collegio femminile dalla insospettabile reputazione, verrà proprio affossata dalla corruzione dilagante presso le alte sfere della politica, che metteranno a tacere ogni accusa, anche quando le prove a disposizione del commissario Silvestri diverranno palesi.
Serrato e concitato nella sua narrazione, il giallo di Massimo Dallamano si presenta forte di una robusta sceneggiatura e sorretto da una regia di polso, quella che riconosciamo all'abile regista prematuramente scomparso. Claudio Cassinelli appare motivato ed espressivo più di sempre, fino a formare con la Ralli una coppia di forte appeal e coesione, mentre tra il cast di rilievo citiamo anche Franco Fabrizi nel ruolo di un bieco fotografo, e Farley Granger nella parte del sig. Polvesi.
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