Regia di Massimo Dallamano vedi scheda film
Nonostante il titolo faccia pensare a uno dei tanti "poliziotteschi" dell'epoca, qui abbiamo a che fare con un vero e proprio giallo a tinte forti che tratta un tema parecchio scomodo: quello della prostituzione minorile. Dopo il ritrovamento di una ragazza impiccata in una soffitta, il commissario Silvestri deve scontrarsi non solo con la reticenza delle amiche della vittima, ma anche con uno spietato killer in tuta e casco da motociclista, che uccide con una mannaia da macellaio chiunque sappia qualcosa dell'intera faccenda. Non mancano i dettagli macabri: dita mozzate, crani spaccati in due, persone fatte letteralmente a pezzi. E' presente anche una buona dose di suspence, come nel lunghissimo e notevole inseguimento auto - moto e nelle scene dell'ospedale e del garage. Se proprio si deve trovare qualcosa che non vada bene eccola qua:
Il killer viene identificato già a metà film, e nonostante questo resta a volto coperto fino alla fine, creando una suspence che si rivelerà inutile, anche perchè non si riesce a capire bene che ruolo avesse l'uomo nell'intera faccenda.
Insomma, un prodotto più che valido (anche se sconsigliato ai deboli di stomaco) e, a mio parere, ingiustamente poco conosciuto.
Stupenda.
Alcuni buchi narrativi, per il resto nulla.
Veramente bravo.. Era la prima volta che vedevo un suo film, ed è stato una gradita sorpresa.
Perfetta, con momenti di altissima tensione drammatica.
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