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La polizia chiede aiuto

Regia di Massimo Dallamano vedi scheda film

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La recensione su La polizia chiede aiuto

di giurista81
8 stelle

Pellicola che potrebbe definirsi per 1/2 poliziottesca (vari inseguimenti, sparatorie, finale critico verso il sistema), per 1/3 thriller (si indaga sugli omicidi di un folle connesso ad una rete di pedofili, momenti di tensione, assassino che uccide a colpi di mannaia) e per 1/6 slasher movie (varie scene ad alto contenuto splatter: decapitazione, depezzamenti, amputazioni, spruzzi di sangue), ne deriva un’opera particolare con una sceneggiatura (voto: 6+), firmata Sanzò-Dallamano, che pur proponendo alcune situazioni inverosimili (ad esempio è incomprensibile che l’assassino aggredisca il sostituto procuratore, visto che tutta la polizia è a conoscenza delle indagini come è altamente improbabile la sua fuga nel primo inseguimento) e qualche buco narrativo (perché viene assassinata la prima ragazza? Che ruolo aveva l’assassino all’interno dell’organizzazione?) permette al regista di tirare fuori un film prevalentemente poliziottesco da annoverare tra i migliori del genere.
A permettere il salto di qualità alla pellicola sono la magistrale regia (voto: 8.5) di Dallamano che scandisce un ritmo forsennato e coinvolgente con una serie di inquadrature da moltissimi punti di vista garantendo un'alta dinamicità, la splendida e variegata colonna sonora (voto: 8.5) del mitico Stelvio Cipriani e il make up (voto: 8) che garantisce effetti gore particolarmente curati. Fotografia e interpretazioni più che sufficienti (voto: 6.5) con un Mario Adorf stranamente meno ispirato del solito e poco sfruttato.
Da ricordare la sequenza del primo inseguimento stradale con l’assassino che fugge a bordo della sua moto, dopo aver fatto irruzione in un ospedale, e la sequenza dell’aggressione al sostituto procuratore. Altamente scioccanti, tra le varie scene, la scena ambientata nel bagno schizzato di sangue e la scena del riconoscimento del detective privato ucciso.
In conclusione siamo al cospetto di un film che rispetto ai tradizionali poliziotteschi è meno interessato all’aspetto socio politico (che però appare nel finale) preferendo sostituirlo con un taglio thriller senza però abbandonare i momenti action tipici del genere. Se siete appassionati di poliziotteschi e di spaghetti thriller, il divertimento è assicurato e dovete procurarvelo per la vostra videoteca. Da annoverare tra i poliziotteschi di prima fascia, seppure inferiore ai vari “Milano Calibro 9” e “Milano Odia” a causa di una sceneggiatura non priva di difetti. Voto: 8+

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