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L'apparenza delle cose

Regia di Shari Springer Berman, Robert Pulcini vedi scheda film

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La recensione su L'apparenza delle cose

di Gangs 87
5 stelle

Ci sono film che seppur decidessi di guardarli e riguardarli all’infinito finirebbero per lasciarti dentro una sorta di interdizione da cui comunque non saresti capace di uscirne. Uno dei casi in questione è senza dubbio L'apparenza delle cose a cui la duplice regia di Shari Springer Berman e Robert Pulcini purtroppo non giova ed è davvero un gran peccato!

 

La storia è tra le più banali: una donna si trasferisce con suo marito e sua figlia da Manhattan ad una casa remota nel piccolo villaggio di Chosen, New York, per appagare i desideri del marito insegnante appena acquisito in un college del posto. La riluttanza della donna, interpretata da una brillante Amanda Seyfried che qui dimostra di essere cresciuta, e non poco, a livello recitativo, si acuisce quando nella casa comincia a percepire strane presenze e viene a conoscenza dell’oscuro passato che avvolge la dimora.

 

La pellicola che da subito prende le pieghe di un thriller che potrebbe avere dei risvolti horror, sembra spesso lanciarsi in una direzione piuttosto che in un'altra senza però mai prenderne davvero il verso, restando quindi un’ibrida narrazione. I notevoli richiami all’arte letteraria, alla pittura e all’esoterismo che ad un certo punto prendo il sopravvento, sono senza dubbio interessanti ma vengono lasciati a se stessi, incipit di un risolvo che tenta di svilupparsi senza però mai riuscirci.

 

Innumerevoli sono gli spunti di narrazione che ad un certo punto lo spettatore si trova innanzi: l’uomo dalla doppia identità, la casa dai mille misteri, la donna fedifraga e insoddisfatta, sette religiose e forse altro di cui adesso non riesco ad avere memoria, che riuscire a costruire un finale che possa opportunamente sciogliere le matasse create da questi soggetti dalle molteplici sfaccettature e pensare di potersela cavare confluendo il tutto in un finale allegorico dalla (in parte) libera interpretazione è un gioco meschino.

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