Un gruppo di amici adulti, ciascuno con la propria vita, è unito da un autentico legame e dalla passione per la musica. The Boys, questo il nome della band che formavano, avevano avuto un grande successo con un disco negli anni Settanta. Nella loro routine, tra vicende amorose e familiari irrompe una nuova possibilità per tornare al professionismo, ma dovranno fare i conti con i sogni e le ambizioni di un tempo e il mondo di oggi.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Boys è una storia di amicizia e di relazioni personali. Che, con la crisi di tutto quello che è possibile entrasse in crisi, è quanto di buono ci è rimasto. Sentirsi parte di un gruppo (in questo caso una rock band, per quanto agée) è ancora qualcosa che ci regala la grazia di un posto nel mondo. Tanto più se queste amicizie sono di antica data e collegano il passato al presente e se il destino le sottopone a prove che ne testano la sincerità e il valore. I personaggi del film appartengono a una generazione (la mia, in effetti...) che non ha mai immaginato di invecchiare davvero. E invece il tempo non fa sconti a nessuno. Ma pur dovendo ciascuno affrontare una sorta di "prova di passaggio", scopriranno che la vita può tenere in serbo soddisfazioni imprevedibili in tutti i momenti. Da questo punto di vista sono essenziali i rapporti con le donne e con i personaggi più giovani. È solo con il loro confronto e con il loro intervento che Joe, Carlo, Bobo e Giacomo "diventano grandi".
Essere sessantenni oggi è strano, perché non ci si sente vecchi. Ma in questo c’è un pericolo: continuare a credersi giovani. Io penso invece che non dovremmo rincorrere chi ha meno anni di noi. Dovremmo essere fedeli a noi stessi e al nostro passato. Il che non significa rimpiangerlo con nostalgia, ma esserne dei testimoni sinceri, nel bene e nel male. Nella loro semplicità è quello che fanno i nostri boys. Con un linguaggio capace, quello sì, di attraversare le generazioni: il rock.
Il genere più adatto per raccontare questa storia è naturalmente la commedia, mescolata a elementi di road movie. Una commedia intesa non come pura macchina di produzione di situazioni comiche, ma come un genere capace di divertire, emozionare e far riflettere".
Sembrerebbe una contraddizione ma è un film romantico sulla musica di rottura, il rock, che alla fine si sposa meglio coi violini che con il rap e i tatuaggi. Recitazione sommessa e un po' scolastica e fotografia vintage contraddistinguono quest'opera simpatica e al tempo malinconica che senza strafare intrattiene piacevolmente.
Sembrerebbe una contraddizione ma è un film romantico sulla musica di rottura, il rock, che alla fine si aggiorna meglio coi violini che con il rap e i tatuaggi. Recitazione sommessa e un po' scolastica e fotografia vintage contraddistinguono quest'opera simpatica e al tempo malinconica che senza strafare intrattiene piacevolmente.
“E allora facciamo un bell’applauso ai The Boys! Direttamente dagli anni ‘70, ancora insieme. Un po’ su di età, eh, ma così cariiini! Però adesso dobbiamo salutarli perché è arrivato il momento clou della nostra serata, l’ospite più atteso, direttamente dalle finali di Amici, Rollo Scamarca! Ciao ciao The Boys!”
In fondo, sì, “Boys” è un film da panchine giganti, ma da un’opera di finzione… {anche se l’aura documentaria (gli imprescindibili Materiale Resistente, Sul 45° Parallelo, Linea di Confine, la Strada di Levi, Piazza Garibaldi, la Zuppa del Demonio, Cento Anni) s’infiltra, pervade ed emerge sempre, in questo caso per… leggi tutto
Quattro amici più prossimi ai sessanta che ai cinquanta, che in gioventù riscossero un discreto successo con la rockband The boys, vengono riuniti da un'occasione discografica semplicemente imperdibile. Per poterla accettare, però, devono ritrovare la vocalist dei tempi che furono, di cui si sono perse le tracce.
Dopo una parentesi documentaristica piuttosto lunga (il suo… leggi tutto
Dovrebbero chiamarsi The Noses, date le proboscidi. E invece si chiamano The Boys. Erano famosi negli anni Settanta, quando il loro leader, suicida e in seguito rimpiazzato dal fratello (Marcorè), scrisse una hit di grande successo. Ora quella hit vorrebbe riprenderla un trapper coattissimo. Per The boys è l’occasione per tornare in pista, tra nostalgia del passato e problemi… leggi tutto
Quattro amici più prossimi ai sessanta che ai cinquanta, che in gioventù riscossero un discreto successo con la rockband The boys, vengono riuniti da un'occasione discografica semplicemente imperdibile. Per poterla accettare, però, devono ritrovare la vocalist dei tempi che furono, di cui si sono perse le tracce.
Dopo una parentesi documentaristica piuttosto lunga (il suo…
Dovrebbero chiamarsi The Noses, date le proboscidi. E invece si chiamano The Boys. Erano famosi negli anni Settanta, quando il loro leader, suicida e in seguito rimpiazzato dal fratello (Marcorè), scrisse una hit di grande successo. Ora quella hit vorrebbe riprenderla un trapper coattissimo. Per The boys è l’occasione per tornare in pista, tra nostalgia del passato e problemi…
In fondo, sì, “Boys” è un film da panchine giganti, ma da un’opera di finzione… {anche se l’aura documentaria (gli imprescindibili Materiale Resistente, Sul 45° Parallelo, Linea di Confine, la Strada di Levi, Piazza Garibaldi, la Zuppa del Demonio, Cento Anni) s’infiltra, pervade ed emerge sempre, in questo caso per…
Carlo, Giacomo, Bobo e Joe sono gli ex componenti dei ‘The Boys’, gruppo rock che negli anni ’70 stava riscuotendo un buon successo prima che Luca, il loro bassista, si suicidasse in maniera inaspettata. Da quel momento i quattro hanno continuato a esibirsi più per passione che per lavoro mentre le rispettive vite si sono normalizzate. Questo fino a quando un giovane…
Sono di nuovo davvero tante le uscite della settimana: contando anche i documentari e le usscite evento dei primi giorni della settimana, ormai passate, sono 14. D'ora in poi vedremo questi numeri un po' folli…
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Commenti (3) vedi tutti
Sembrerebbe una contraddizione ma è un film romantico sulla musica di rottura, il rock, che alla fine si sposa meglio coi violini che con il rap e i tatuaggi. Recitazione sommessa e un po' scolastica e fotografia vintage contraddistinguono quest'opera simpatica e al tempo malinconica che senza strafare intrattiene piacevolmente.
commento di bombo1Sembrerebbe una contraddizione ma è un film romantico sulla musica di rottura, il rock, che alla fine si aggiorna meglio coi violini che con il rap e i tatuaggi. Recitazione sommessa e un po' scolastica e fotografia vintage contraddistinguono quest'opera simpatica e al tempo malinconica che senza strafare intrattiene piacevolmente.
commento di bombo1“E allora facciamo un bell’applauso ai The Boys! Direttamente dagli anni ‘70, ancora insieme. Un po’ su di età, eh, ma così cariiini! Però adesso dobbiamo salutarli perché è arrivato il momento clou della nostra serata, l’ospite più atteso, direttamente dalle finali di Amici, Rollo Scamarca! Ciao ciao The Boys!”
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