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Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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La recensione su Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto

di starbook
7 stelle

Come rifiutare una succulenta salsiccia, semi-carbonizzata, nella spiaggia di Coccia di Morto!

Che bello tornare al Cinema e vedere una commedia italiana che non delude.

Anzi!

 

 

Si parte con le due controparti nei loro ruoli stereotipati : lui radical chic-rampante à la page, lei borgatara-coatta.

 

I due si ritrovano separati, come profetizzato dalla frase finale del primo film che ripete il titolo, dopo 5 anni dal loro ultimo incontro ed impegnati nelle loro ‘complicate vite’ dal punto di vista sentimentale e lavorativo.

 

La Reunion è presto fatta dopo la richiesta di farsi togliere dagli ‘impicci’ da parte di Monica (la Cortellesi) allo pseudo-ministro Giovanni (Albanese).

Ecco il ‘La’ per (ri)innescare una sequenza di divertenti siparietti provocati dalla differenza di ‘status sociale’ tra i due personaggi che risulta, dopotutto, la chiave innesca-risata di tutta la pellicola.

 

Arricchisce il cast anche un nuovo personaggio, decisamente in forma sotto tutti i punti di vista, come Luca Argentero che recita nelle vesti di un prete suburbano che, come recitava una famosa canzone di Jovanotti, … va avanti nonostante il Vaticano.

Come non richiamare alla mente il personaggio del prete comunista del film ‘I nuovi mostri’ nell’episodio del Cardinale con l’auto in panne che si ritrova in una chiesetta ed assiste all’omelia nella periferia estrema di Roma.

 

Bisogna anche evidenziare la presenza nella pellicola di una serie di dotte citazione da cinefili particolarmente divertenti, tra le quali quella tratta da ‘Il settimo Sigillo’ (di Ingmar Bermann) e dal ‘Il ponte delle spie’ (di Steven Spielberg).

 

Per il resto il registro è il solito: Lui frequenta la spiaggia semi-deserta dell’Alberese mentre lei va di grigliata nella frequentatissima spiaggia piena di burini di Coccia di Morto, lui cerca il dialogo per risolvere anche le questioni più controverse mentre lei utilizza lo slogan che chi colpisce per primo colpisce due volte!

 

Insomma niente di veramente nuovo, ed in fondo è ciò che volevamo, tornando a vedere questo film di successo nel panorama così scarno (soprattutto di idee e di coraggio) del Cinema italiano post-covid.

 

Personalmente ho trovato questo secondo episodio più divertente del primo ma dal punto di vista del soggetto decisamente meno coeso: Milani (il regista) si concentra piu’ sulle varie (riuscitissime) gags e sulla direzione dei vari personaggi che sulla linearità e originalità della trama.

 

Ultimo appunto: per la prima volta ho apprezzato l’Albanese attore, finalmente lontano dal macchiettismo dei suoi personaggi televisivi che spesso trovo troppo sopra le righe.

 

La Cortellesi, come sempre bravissima!

 

Consigliato!

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