Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Una donna sulla quale hanno sperimentato un nuovo tipo di trapianto diventa suo malgrado portatrice sana di una terribile epidemia. Chissà cosa pensano di Rabid le persone che considerano l'horror un'altra forma di pornografia, Cronenberg sembra condividere la loro opinione; la protagonista è una star del porno, le uccisioni, per modalità e ambientazioni, hanno molto della serialità del genere, l'assassina ha una piccola vulva sotto l'ascella dalla quale, quando è in crisi di astinenza, emerge una protuberanza fallica con la quale penetra le sue vittime. La violenza, quella finta del cinema, è eccitante come il sesso? E se è vero dobbiamo sentirci in colpa? Cronenberg è riuscito a instaurare un clima malsano con effetti a volte rozzi e anche piuttosto risibili (gli infettati strabuzzano gli occhi, ringhiano come animali e sbavano copiosamente). Il film è ambiguo, sporco e cattivo ma efficace e non privo di ironia. La pornodiva Marilyn Chambers ad un tempo mostro assetato di sangue, vittima innocente e soggetto erotico, ci sa fare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta