Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Allegra Geller (Jennifer Jason Leigh) è una geniale creatrice di giochi virtuali. Inserendo un cordone di materia organica nella propria spina dorsale, si entrerà in un mondo assolutamente realistico, ma falso, dove i partecipanti saranno in parte liberi, in parte costretti a comportarsi in base alle regole del gioco. Ma mentre sta per far "assaggiare" la sua ultima invenzione - eXistenZ- a un gruppo di volontari, un uomo entra nella sala con l'intenzione di ucciderla. Allegra scapperà insieme al giovane Ted (Jud Law), ma i due, per salvare il gioco creato da Allegra, dovranno entrarci, finendo per perdersi in una dimensione fittizia indistinguibile da quella vera.
In un mondo dove vi sono giochi che inglobano altri giochi - nel labirinto di realtà virtuali talmente plausibili da apparire reali - è facile smarrire il senso del vero e del falso; distinguere quello che appartiene al gioco (o se vogliamo al sogno) a cui si sta partecipando da quello che appartiene plausibilmente alla propria esistenza concreta. Il film appare affascinante perché, con abilità, Cronenberg trascina lo spettatore in questo dedalo di specchi, senza rimarcare le implicazioni filosofiche e sociali che pur si sottendono (non esistono già oggi realtà virtuali che si sostituiscono al reale, ad esempio internet?), ma portando avanti sempre una narrazione corposa, fisicamente disturbante (le armi fatte di sostanza organica, i giochi stessi creati con sostanze organiche di esseri mutanti, come creature vive, i giochi che entrano nel corpo diventando parte di noi) piena di invenzioni originali e sorprendenti. Flop al botteghino quando uscì nelle sale (1999) - antesignano di Matrix ma meno ridondante e pomposo - eXistenZ è senz'altro un film che merita di essere riscoperto e rivalutato.
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